Ecco la risposta all’interrogativo sulla sua sostituzione in giunta appena effettuata?
“Un sospetto, per ora nulla di più. Quanto basta ad ogni modo per giudicare l’iscrizione nel libro nero della magistratura inquirente Angelo Montemarano, indagato per corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio perchè nella sua qualità di assessore regionale della Campania alla sanità avrebbe favorito un imprenditore nell’aggiudicazione dei lavori dell’Ospedale del mare”. Titolare dell’inchiesta è il pubblico ministero Giancarlo Novelli che da oltre un anno sta cercando di verificare se siano state commesse delle irregolarità nell’affidamento dell’appalto per la realizzazione dell’ospedale. L’ex assessore Montemarano ha tenuto una conferenza stampa per spiegare le sue ragioni e per ribadire la sua estraneità alle accuse mossegli dalla Procura. Nel corso della conferenza stampa l’ex assessore regionale alla sanità della Campania Angelo Montemarano, candidato alle prossime elezioni europee con il Pd, ha detto tra l’altro: “in 34 anni non ho mai ricevuto un avviso di garanzia e nemmeno un rinvio a giudizio e neppure una condanna penale”. “Proprio ieri mi è stato proposto dal partito di candidarmi alle europee e oggi dai giornali ho appreso che l’azione della magistratura”. La vicenda nella quale Montemarano è rimasto coinvolto riguarda, come egli stesso ha spiegato “un incarico dato ad un ingegnere per la costruzione dell’ospedale del mare”. Ma, l’ex responsabile della sanità campana sostiene di non avere “mai dato alcun incarico all’ingegnere all’epoca in cui ero il direttore generale della Asl Napoli 1”. Il professionista in questione è Matteo Gregorini “che già lavorava in qualità di consulente per la Asl Napoli 1 fin dal ’95”. L’ex assessore regionale alla Sanità ha poi fornito la sua versione dei fatti riguardo al costruendo Ospedale del Mare: “Una commissione di esperti ha scelto la ditta per l’esecuzione dei lavori. Commissione proposta dai rettori delle due università di Napoli e da quella di Salerno. All’epoca in cui io ero il direttore della Asl Napoli 1 mi limitai semplicemente a fare da notaio, trasformando in un atto quello che era stato l’esito della gara. Fu la ditta Astaldi ad aggiudicarsi nel 2005 l’appalto”.