La Giunta comunale di Napoli, in coincidenza con la festa dei Lavoratori, ha approvato, assieme al Bilancio preventivo, una Delibera con la quale si introduce il Reddito Minimo Cittadino.
La Delibera, a firma degli Assessori al Welfare e al Lavoro, conclude un percorso avviato da tempo dall’Amministrazione comunale cominciato con le iniziative di contrasto all’esclusione e alla povertà, proseguito con il forte sostegno dato alla raccolta di firme per la presentazione di un Progetto di Legge per il Reddito Minimo Regionale, culminato ora con l’introduzione del Reddito Minimo Cittadino che, a partire dal 2016, sarà realtà a Napoli.
Il Reddito Minimo Cittadino viene introdotto sperimentalmente a partire dal 2016.
La fase sperimentale serve per correggere eventuali problemi derivanti dalle prime attuazioni. Nelle prossime settimane saranno definiti gli importi annuali ed i criteri di accesso. Il criterio base per usufruire del Reddito Minimo Comunale è l’essere residenti a Napoli da almeno 24 mesi.
Napoli, insieme a Livorno – sottolineano dall’’Assessorato al Welfare ed al Lavoro – è l’unica città nella quale si fa questa scelta di civiltà in un Paese che, assieme alla Grecia, è l’unico a non avere alcuna legislazione al riguardo nonostante che il Parlamento Europeo, fin dal lontano 1992, lo abbia chiesto con una apposita deliberazione a tutti gli stati membri.
Resta un unico ma dirimente dubbio: dove saranno trovati i soldi per la copertura finanziaria? Dal comune si dice che nelle prossime settimane si delineerà tutto megli e noi aspettiamo ma fra tre/quattro settimane saremo alle urne e seppure ora può essere letto tutto come un punto programmatico per il futuro restano tanti punti interrogativi legati alla tornata elettorale che potrebbe sparigliare tutto a palazzo S.Giacomo oppure (e forse a questo punto sarebbe anche più impegnativo per il prossimo sindaco) no.