E’ tutto scritto nel Regolamento per il controllo a campione delle quote inesigibili, approvato con una delibera di giunta, il 7 febbraio. Lo scopo è ottimizzare le entrate dell’ente, nel periodo dei conti in rosso di palazzo San Giacomo, con stringenti controlli a campione. Perché sarà di competenza degli uffici di palazzo San Giacomo, valutare se quei soldi che mancano alla voce “entrate”, non si possono più riscuotere effettivamente, o se c’èqualcosa che è andato storto proprio nel procedimento istruttorio avviato dall’agente che deve incassare. Vizi e irregolarità, passeranno perciò a carico di Equitalia con annesso diritto del Comune, di chiedere ed ottenere dal suo agente di riscossione, il ristoro del danno subito per effetto del mancato “ batter cassa “. E sul banco dei controlli campione, saranno tutte le quote iscritte a bilancio fino al 31 dicembre 2012 e quelle certificate nei documenti consegnati ad Equitalia dal 1° gennaio 2012 . Un passaggio di staffetta per Equitalia, salvata appena il 24 giugno scorso dall’ Anci che annullò la gara indetta per identificare il suo degno sostituto per la riscossione-tributi locali. Una proroga, la terza, che sarebbe dovuta scadere il 31 dicembre 2013 e che invece ha lasciato immutato lo status quo. Con buona pace anche per la Romeo Gestioni, che non pochi avevano immaginato come vincitore rispetto sulla arcinota società. Perché se Equitalia continua a restare sul palco dei tributi, Asmel -Associazione per la Sussidiarietà e la Modernizzazione degli Enti locali- ancor prima dell’annullamento della procedura selettiva da parte dell’ organo super partes presieduto da Piero Fassino- aveva indetto a marzo una gara di 150 milioni di euro per un servizio di riscossione locale da offrire in 5 anni. Sul podio poche società: la Gosaf spa con sede legale a Montesarchio( provincia di Benenvento) per 67,5 milioni; la Infotirrena srl per 37, 5 milioni e la Romeo Gestioni spa per 45 milioni.
27 Marzo 2014
NAPOLI: EQUITALIA, IL COMUNE E I TRIBUTI CHE NON CI SONO
Scritto da Alessandra Filice
S.O.S per i soldi che il Comune di Napoli non può più incassare. A farne le spese in termini di responsabilità, è il suo agente di riscossione.