È stata approvata, su proposta dell’assessore all’urbanistica Carmine Piscopo e dell’assessore allo al Patrimonio Ciro Borriello, la delibera che approva le linee di azione per la valorizzazione a fini sociali dei beni di proprietà comunale non utilizzati. La delibera prevede la possibilità di sperimentare, attraverso progetti pilota, pratiche innovative di progettualità partecipata che si attiveranno attraverso manifestazioni d’interesse aperte a tutti.
Il progetto che ne deriverà e l’uso temporaneo che si andrà a definire saranno sottoposti all’approvazione della Giunta Comunale. L’uso temporaneo consente di non modificare la destinazione urbanistica dell’area o della struttura (ad esempio le attrezzature pubbliche non più in uso, come le scuole) e di sottrarre al degrado edifici e aree. Il bene pubblico, che sarà oggetto di un progetto d’uso, sarà affidato alle “Comunità” che saranno definite in funzione dell’attività principale che sarà stata scelta: comunità civiche urbane, comunità agricole, etc.. e saranno affiancate dai relativi servizi comunali.
Gli usi temporanei possono riguardare:
– Gli spazi pubblici fruibili dalla cittadinanza,
– Le aree attrezzate per il gioco e lo sport e aree gioco per bambini;
– Gli orti didattici, collettivi e urbani;
– Le installazioni artistiche e attività volte alla promozione della “creatività urbana”;
– Le attrezzature sociali e assistenziali, gli spazi per l’accoglienza.
– La “produzione” di terra.
Le esperienze di uso temporaneo dovranno essere caratterizzate:
– dal consumo di suolo pari a zero;
– dal basso costo dell’intervento e dall’impiego di materiali da riciclo;
– dalla reversibilità degli interventi e delle installazioni;
– dalla partecipazione dei cittadini nel processo di scelta e implementazione degli usi;
– da interventi di norma limitati alla manutenzione ordinaria e straordinaria;
– dall’attivazione di processi partecipativi che dovranno definire anche le modalità di gestione dell’uso temporaneo, che valorizzi le proposte dei cittadini ed il loro ruolo attivo nella cura della città.
“Con questa delibera l’Amministrazione intende sancire una interpretazione culturalmente diversa del concetto di valorizzazione – dichiara l’assessore Piscopo – che non si esaurisce nella sua dimensione economica, quantificabile in termini monetari, ma tiene conto anche di altri indicatori, quali il beneficio d’uso e il valore dei servizi che la riattivazione di un bene ha su un territorio e su una determinata collettività e dare in questo modo una risposta concreta alle tante incertezze che attualmente oscurano il futuro di molte realtà sociali, in particolare dei giovani.”
“Con questa delibera – conclude – si vuole dare un nuovo impulso alla fruizione del patrimonio comunale con l’obiettivo di recuperare la “città esistente”, di rilanciare la qualità del vivere urbano, di promuovere e rafforzare il contributo delle collettività nei processi di crescita culturale, di sviluppo economico, di innovazione e di coesione sociale“.