E’ stata presentato questa mattina il 1° Trofeo “Napoli conCORRE per la legalità”, la gara podistica che si svolgerà domenica 24 febbrario nell’ambito di Napoli City Half Marathon. L’iniziativa, promossa dal gen. Virgilio Pomponi, comandante regionale della Guardia di Finanza, da Vincenzo Schiavo, presidente della Confesercenti Interregionale (Campania e Molise), da Vincenzo Moretta, numero uno dell’Ordine dei commercialisti e degli esperti contabili di Napoli e da Carlo Capalbo, presidente di Napoli Running, è stata illustrata nei dettagli nella sala conferenze dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli. «E’ una splendida iniziativa che dà lustro alla nostra città – ha riferito Vincenzo Schiavo – e ci dà l’opportunità di lanciare un messaggio tanto importante quanto chiaro ed inequivocabile: siamo dalla parte della legalità, sempre, Confesercenti ha interesse a rappresentare solo le imprese che intendono vivere nella legalità. L’unione con la Guardia di Finanza e con l’Ordine dei Commercialisti ci consente di fare altresì formazione alle nostre imprese, persuadendole che stare nella legalità conviene. Non dobbiamo essere pezzi distanti ma coesi perché tutti concorriamo sulla strada del rispetto delle norme e del pagamento delle tasse. I tributi vanno abbassati, ma il percorso è quello che deve indurre tutti a onorarle. Il lavoro che la Finanza sta facendo sul nostro territorio è notevole e intenso, il sostegno dei professionisti dell’Odcec essenziale per lo sviluppo delle nostre aziende. Ringrazio – conclude il presidente di Confesercenti Interregionale –pertanto loro e anche la “Napoli Running”, perché portare 9mila atleti ed altre migliaia di persone a Napoli per alcuni giorni significa anche creare un indotto economico importante per la nostra città».
Il Presidente dell’Ordine dei Commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, Vincenzo Moretta, ha aggiunto: «Come è noto l’Odcec parla lingua della legalità. Uno dei nostri compiti principali è quello di portare il contribuente sulla retta via anche in una città difficile e contraddittoria come la nostra. Il nostro ordine è impegnato da tempo in varie iniziative, anche sportive. Promuovere questa gara podistica è un segnale molto forte verso le legalità economica. Lo sport, del resto, è un importante veicolo di grandi messaggi di cultura, di rispetto e di legalità».
Di rimando il Generale Virgilio Pomponi: «Lo sport avvicina e unisce, e consente di mandare messaggi importanti e farlo in modo leggero significa essere più efficaci. Il messaggio è sintetizzato perfettamente nell’articolo 53 della Costituzione (“Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva”). Noi, come Guardia di Finanza, abbiamo la missione istituzionale di controllo e vigilanza, ma abbiamo anche il compito di promozione di valori significativi quali la legalità economica. Organizzare questa gara da soli avrebbe avuto meno forza. Organizzarla insieme a coloro che in teoria sono contrapposti a noi – ovvero contribuenti e imprenditori- , nel rapporto che c’è tra controllato e controllante, ha invece un alto valore simbolico. Lo ha anche il dato che correremo tutti insieme indossando la stessa maglietta: ma è solo un inizio. Percorreremo sempre tutti insieme lo stesso percorso di legalità anche dopo questa gara» .
Oltre ai promotori, all’incontro sono intervenuti anche il consigliere delegato dell’Odcec Arcangelo Sessa e la presidente della Commissione Sport dell’Odcec Marilena Nasti.
Appuntamento dunque fissato per domenica mattina, alle ore 9, con partenza in viale Kennedy per 1° Trofeo “Napoli conCORRE per la legalità”: si cimenteranno in gara anche gli stessi presidenti Vincenzo Schiavo, Vincenzo Moretta e il generale Virgilio Pomponi, oltre a circa 100 commercianti e imprenditori associati a Comfesercenti. Si ricorda infine che il ricavato della distribuzione delle maglie andrà alla Onlus “La casa di Tonia”, casa di accoglienza di giovani mamme con i loro bambini, progetto curato e fortemente voluto dal Cardinale Crescenzio Sepe.