E’ battaglia, ormai, fra le istituzioni dello Stato e gli Enti locali sull’affermazione dei diritti civili delle coppie di fatto. Il registro delle unioni civili precorse tutto il braccio di ferro che si sta verificando anche ora fra Comune e Prefettura con il primo che certifica atti di nascita e convivenza e la seconda che si affretta a bruciarli. Il comune, la giunta De Magistris, non demorde però e nonostante ciò apporta una modifica legislativa importante sempre nel senso del riconoscimento di questi diritti.
“Il Comune di Napoli ancora una volta si esprime a favore dei diritti civili – dichiara l’assessore al Personale Maria Caterina Pace – consentendo alle coppie di fatto di poter registrare la loro unione anche se uno dei membri non è residente da almeno un anno nel Comune di Napoli. È una ulteriore discriminazione che viene cancellata in un percorso già troppo difficile per un Paese civile“.
E’ stata approvata la delibera avente ad oggetto la modifica dell’articolo 4 punto 1 del testo Coordinato del Regolamento Comunale sulle unioni civili. Prima di tale modifica la richiesta dell’iscrizione nel registro delle unione civili poteva essere effettuata:
a) da due persone, non legate da vincoli di matrimonio, parentale, affinità, adozione, tutela, curatela, ma da vincoli affettivi, residenti anagraficamente da almeno un anno nel Comune di Napoli e coabitanti dallo stesso periodo di tempo;
b) da due persone, non legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela, curatela, residenti anagraficamente da almeno un anno nel Comune di Napoli e coabitanti dallo stesso periodo di tempo, per motivi di reciproca assistenza morale e/o materiale.
In questa situazione è stato rilevato che i vincoli dell’iscrizione anagrafica e della coabitazione da almeno un anno per entrambi i soggetti risultano oltremodo discriminanti in relazione al riconoscimento di formazioni sociali, costituzionalmente garantite.
La giunta ha quindi provveduto alla modifica del testo che è ora così:
a) L’iscrizione nel registro può essere richiesta da due persone maggiorenni, sia di sesso diverso che dello stesso sesso, italiane e/o straniere, purché almeno una residente in Napoli da almeno un anno, unite da un legame affettivo conseguente ad un rapporto consolidato di reciproca assistenza morale, materiale e mutua solidarietà e coabitanti.