Se parliamo di musica straniera anni 60 non possiamo non menzionare Elvis Presley, una vera e propria leggenda. La sua fama internazionale era iniziata già negli anni 50 quando la presenza carismatica sul palco, la musica innovativa, una voce potente e dolce e uno stile unico gli avevano guadagnato il soprannome di “The King”, il re del Rock and Roll. Ha venduto oltre un miliardo di dischi stabilendo numerosi record di vendite. La sua musica che combinava il rhythm and blues, il country e il gospel ha lasciato un’impronta indelebile. Canzoni come “Love me tender”, “Unchained melody” e “Little crazy things” sono parte della storia della musica.
Qual era la forza della musica di Elvis Presley?
La forza di Elvis Presley era Elvis Presley. La sua voce potente e versatile poteva spaziare dal tono profondo e sensuale a note più alte ed energiche. Le sue interpretazioni ricche di emozione e personalità erano coinvolgenti e toccanti. Elvis era dotato di un carisma magnetico e una presenza scenica straordinaria. Le sue esibizioni dal vivo erano piene di energia, passione e un’aura di sfida, che catturavano l’attenzione del pubblico e lo rendevano un’icona di fascino e stile. Le donne impazzivano letteralmente per lui. Il suo talento per la musica (suonava la chitarra e il pianoforte) rendevano i suoi concerti ancora più autentici.
Le canzoni di Elvis erano semplici, orecchiabili e affrontavano temi comuni come l’amore, la felicità e la tristezza. Avevano, per questo, un’appeal universale. Bisogna anche dire che la musica di Elvis esplose in una società in rapido cambiamento. La sua musica, il suo modo di porsi verso il suo pubblico ha rappresentato una forma di ribellione e sfida alle convenzioni sociali dell’epoca. La sua immagine di “ribelle dal cuore d’oro” ha affascinato le giovani generazioni, diventando una voce per la gioventù e un simbolo di cambiamento.
Musica straniera anni 60: quali sono le canzoni più famose di Elvis Presley?
Nella sua non lunghissima carriera, Elvis Presley ha pubblicato 61 album divenuti tutti grandissimi successi. Le canzoni più famose di Elvis sono tantissime, la maggiora parte originali, altre “prese in prestito” e portate all’apice del successo. Noi ne elencheremo solo alcune:
- Love mi tender: ballad romantica per eccellenza, diviene disco d’oro prima ancora della sua uscita ufficiale, dopo un’interpretazione durante l’Ed Sullivan Show.
- Surrender: la versione inglese della canzone classica napoletana “Torna a Surriento” esprime al massimo la voce di Elvis.
- Don’t be cruel: il successo di questa canzone le ha guadagnato il Grammy Hall of Fame, il premio che viene riconosciuto alle registrazioni con “un significato storico o qualitativo” e pubblicate da almeno 25 anni.
- Can’t help falling in love: basata sulla melodia della canzone Plaisir D’amour, famosa romanza del Settecento, divenne la colonna sonora del film “Blue Hawaii”, che aveva come protagonista Elvis Presley. Il brano è diventato poi la base di tante cover successive.
- Unchained Melody: un’altra delle canzoni reinterpretate da Elvis più significative. Indimenticabile la sua esecuzione durante l’ultimo concerto tenuto da Elvis alla Market Square Arena di Indianapolis, Indiana, il 26 giugno 1977.
Elvis: il successo e le dipendenze
La sua carriera artistica portò Elvis a sperimentare una pressione costante e un intenso carico di lavoro, che spesso gli causavano stress e disturbi del sonno. Per affrontare questi problemi, Elvis si affidò a farmaci prescritti dai suoi medici, come sedativi, stimolanti e analgesici. Una pratica alquanto diffusa all’epoca di cui si ignoravano le conseguenze nefaste. Spesso si prescrivevano farmaci in modo eccessivo e improprio. Nel corso del tempo, infatti, la dipendenza di Elvis dai farmaci divenne sempre più grave e la sua salute ne fu compromessa. L’uso e l’abuso di farmaci hanno contribuito a una spirale negativa che ha avuto gravi conseguenze sulla sua vita e sulla sua carriera. Negli ultimi tempi aveva difficoltà a stare sul palco e aveva bisogno di assistenza per le sue performance. Elvis Presley morì il 16 agosto 1977 a Memphis, nel Tennessee, a soli 42 anni.