La storia di oggi vede come protagonista il Movimento Salva il Suolo. In un periodo storico dove la difesa ambientale è tema centrale della vita quotidiana, questo movimento nasce con l’obiettivo di far accrescere quella che la “consapevolezza ambientale” tra le persone.
Il suolo e la consapevolezza ambientale
Il degrado del suolo aggrava una serie di problemi globali, tra cui la siccità. È stato dimostrato che un aumento della Materia Organica del Suolo (SOM) porta a un aumento della porosità del terreno che funge da volume di stoccaggio per l’acqua nel suolo. L’acqua è quindi prontamente disponibile per le piante e i microbi. Per comprendere l’enormità di questo processo, dobbiamo tenere presente che l’acqua immagazzinata nel suolo soddisfa circa il 90% della domanda di acqua per la produzione agricola globale. Secondo Jehangir et al., un aumento della SOM di appena l’1% può incrementare la capacità di ritenzione idrica del suolo fino a 20.000 galloni per acro (circa 75.000 litri per 4.000 mq).
Intervista a Elena Zanato, referente per l’Italia del movimento Salva il Suolo
Insomma, il Suolo è un argomento cardine all’interno dell’immenso discorso dietro la salvaguardia ambientale. Un problema che abbiamo deciso di discutere con Elena Zanato, referente per l’Italia del Movimento Salva il Suolo:
Partiamo con una domanda per conoscerci meglio: cos’è il Movimento Salva il Suolo?
Salva il Suolo è un movimento globale lanciato da Sadhguru, yogi indiano e fondatore di Isha Foundation, col proposito di invertire il degrado dei terreni agricoli e prevenirne l’estinzione. Il suo obiettivo è sostenere i governi di tutto il mondo affinché apportino i necessari cambiamenti normativi sviluppando un approccio consapevole nella gestione del territorio. Del resto la qualità del suolo e la salute di quasi tutte le altre forme di vita sul pianeta, compresa la nostra, sono profondamente connesse. Non di meno un suolo sano può porre fine alla crisi climatica in corso.
Come nasce?
Molti credono che Salva il Suolo sia un movimento nato di recente, ma Sadhguru vi lavora incessantemente già da 27 anni. Negli anni ’90 alcuni noti organismi mondiali avevano previsto che entro il 2025, il 60% del Tamil Nadu – lo Stato più meridionale dell’India – si sarebbe trasformato in un deserto e che l’intero Paese avrebbe dovuto affrontare una grave carenza di acqua potabile nei successivi 25-30 anni.
Questa massiccia iniziativa ecologica è stata ulteriormente potenziata nel 2017, quando Sadhguru ha dato vita a un movimento denominato Rally for Rivers (RFR), che mirava a rivitalizzare i fiumi indiani in rapido esaurimento, attraverso la piantumazione di alberi nei bacini fluviali. Rally for Rivers ha raccolto il sostegno di oltre 162 milioni di persone, diventando il più grande movimento ecologico al mondo. A questa iniziativa è seguita Cauvery Calling, progetto ideato col proposito di piantare 2,42 miliardi di alberi nel bacino del fiume Cauvery che nel tempo contribuiranno a garantire la sicurezza idrica a milioni di persone e a migliorare significativamente la salute del suolo.
Nell’ambito di questo movimento a marzo del 2022, Sadhguru, all’età di 65 anni, ha intrapreso un viaggio in moto di 30.000 km da Londra al bacino del Cauvery, in solitaria, attraversando 27 nazioni. In 100 giorni di viaggio Sadhguru ha organizzato oltre 690 eventi e portato il messaggio di Salva il Suolo a circa 3,9 miliardi di persone.
Il movimento ha ricevuto anche il sostegno di leader politici, personalità del mondo della cultura e di istituzioni internazionali come la Convenzione delle Nazioni Unite per la lotta alla desertificazione (UNCCD), l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) e il Programma Alimentare Mondiale (PAM). In totale oggi sono 9 le agenzie delle Nazioni Unite che sostengono Salva il Suolo.
Perché e quanto è importante la salvaguardia del suolo in questo contesto di emergenza siccità?
Il degrado del suolo aggrava la siccità. L’acqua immagazzinata nel terreno soddisfa circa il 90% del fabbisogno idrico della produzione agricola mondiale. Si stima che entro il 2032 quasi 3,5 miliardi di persone potrebbero essere sottoposte a stress idrico, con conseguente migrazione di circa 1-1,3 miliardi di individui. Possiamo evitare questa sconfortante situazione aumentando il contenuto organico del suolo. Quando l’attività organica è sufficiente, infatti, l’acqua piovana penetra nel terreno, assicurando ai nostri pozzi, ai laghi e ai fiumi, acqua per tutto l’anno. Al contrario, quando la salute del suolo è scarsa, l’acqua piovana scivola in superficie, erodendo il terreno e causando inondazioni. E finché il suolo privo di contenuto organico non è in grado di assorbire l’acqua, la siccità diventa inevitabile. La conservazione del suolo è dunque la chiave per uscire finalmente dal circolo vizioso di inondazioni e siccità.
Qual è la soluzione che il Movimento Salva il Suolo propone?
Se è vero che il terreno si trasforma in sabbia quando viene privato del suo contenuto organico, è vero anche che la sabbia può essere trasformata in suolo fertile aggiungendo i nutrimenti di cui necessita. In un normale terreno agricolo, il contenuto organico minimo dovrebbe essere compreso tra il 3% e il 6%. Purtroppo, il 52% dei terreni destinati alla coltivazione è già degradato e si stima che sul pianeta rimangano solo 45-50 anni di raccolti. La soluzione è allora riportare almeno il 3-6% di contenuto organico nel suolo portandolo all’ombra della vegetazione e arricchendolo con lettiere vegetali e concimi organici di origine animale. Quando le persone si renderanno conto che la salute del suolo è scarsa, ma può essere migliorata, vorranno che i loro governi elaborino politiche che contribuiscano a invertire la rotta. Ed è per questo che il movimento ha bisogno del sostegno delle persone.
Quanto i governi del mondo devono ancora fare per “invertire la tendenza” e far rientrare questa emergenza?
Durante il suo viaggio in moto di 100 giorni, Sadhguru ha spesso chiesto di considerare l’estinzione del suolo come una questione prioritaria, separata dalle altre sfide ambientali che sarebbero destinate a diventare irrilevanti se i terreni agricoli dovessero cessare d’essere produttivi. Alla COP 15, Sadhguru ha presentato una strategia pragmatica e attuabile su tre fronti che le nazioni possono adottare per aumentare il contenuto organico del soprassuolo:
- Fornire incentivi interessanti agli agricoltori per raggiungere la soglia minima del 3-6% di contenuto organico;
- Facilitare accesso ai crediti di carbonio per gli agricoltori;
- Distinguere con apposita etichetta gli alimenti coltivati su terreni con un livello di contenuto organico del 3-6% dagli altri alimenti.
Quali sono le iniziative che il Movimento mette in atto?
Sostenuto da scienziati di fama e organizzazioni autorevoli, il movimento Salva il Suolo è destinato a produrre cambiamenti tangibili in diverse regioni del pianeta. Nel marzo 2022, Irfaan Ali, il Presidente della Guyana, uno dei numerosi Paesi caraibici che appoggiano il movimento, ha messo a disposizione un terreno per avviare un progetto pilota. Inoltre, più di 80 nazioni si sono già assunte l’impegno di migliorare la qualità del suolo e invertirne il processo di degrado.
Il precedente è il succitato progetto Cauvery Calling, elogiato da esponenti della comunità scientifica e dalle organizzazioni più importanti del mondo per aver dato una svolta alla salute del pianeta.