Chi è Jasmine Cristallo, la coordinatrice del movimento delle sardine che sta tenendo testa al leader politico della destra Matteo Salvini? Attivista politica, volontaria presso associazioni del terzo settore ma soprattutto una donna che ha deciso di contrastare con il rispetto delle regole il clima di odio che oggi si respira nel nostro Paese.
Dalla rivolta dei balconi al movimento delle Sardine
Il 10 maggio 2019 l’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini si recò in Calabria per uno dei suoi comizi. Con sua sorpresa la città lo accolse con striscioni di protesta appesi ai balconi, l’intervento venne continuamente interrotto da fischi e contestazioni e lui sbottò. Era l’inizio della protesta dei balconi. La crescente insoddisfazione per il leader politico aveva trovato un modo per essere espresso. Da allora il tour di Salvini, che all’inizio aveva riscosso un alto consenso, si trasformò in una continua battaglia tra gli abitanti delle città che esponevano gli striscioni e gli agenti della Digos che andavano a rimuoverli e prendevano le generalità dei manifestanti. L’ideatrice di questa iniziativa, partita dalla Calabria e allargatasi alle altre regioni, è Jasmine Cristallo. Potere al Popolo, l’USB e il collettivo studentesco hanno accolto con prontezza il suo invito e aiutato a concretizzare la sua idea.
Chi è Jasmine Cristallo
38 anni, nata e vissuta a Catanzaro, Jasmine Cristallo ha un passato di attivista per i diritti civili e di volontaria nel terzo settore. Presta ancora oggi volontariato presso il Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura di Catanzaro. Lei stessa ama definirsi “una che ha sempre fatto politica dal basso”. Una personalità che non poteva non incontrarsi con il movimento 6000 sardine di cui oggi è delegato regionale e referente nazionale. Con il movimento fondato dai quattro giovani bolognesi, la Cristallo condivide la necessità di contrastare il clima di odio che impera oggi nel nostro Paese riscoprendo i valori quali la solidarietà, la cura dei più deboli, il rispetto dei diritti civili e il ritorno a un modo di fare politica più pacato e costruttivo.
Combattere la politica dell’odio
Come abbiamo già visto per altri personaggi, su Jasmine Cristallo si è riversata una cascata di odio puro. Molte sono le minacce che la referente regionale del movimento delle sardine ha ricevuto sui social network e le più dure riguardano sua figlia Luce di 19 anni. Anche l’ex ministro Salvini ha condiviso un intervento della giovane calabrese in una trasmissione televisiva esponendola al pubblico dileggio. A questa mossa la Cristallo ha risposto con grande forza e determinazione. “Da oggi ho una ragione in più per non arretrare di un passo e difendere il mio diritto al dissenso, a battermi per un mondo civile, in cui le donne non vengano brutalizzate. Lo devo alle donne, a mia figlia ed anche alla sua” ha scritto la coordinatrice del movimento delle sardine rivolgendosi al leader politico Matteo Salvini. Come se tutto questo non bastasse già, dopo il flash mob organizzato a Riace, Antonio Trifoli, sindaco della cittadina, un tempo modello di accoglienza e integrazione, ha pubblicato su Facebook la richiesta di autorizzazione alla manifestazione presentata dall’attivista senza cancellarne i dati personali. Un gesto che viola apertamente la legge sulla privacy e che avrà un seguito in tribunale visto che la Cristallo ha denunciato Antonio Trifoli. La linea d’azione dunque è chiara: resistere e combattere secondo le regole.