Verrà inaugurata il 6 settembre prossimo alla Casa dei Tre Oci la mostra sul fotografo francese Willy Ronis, tra i maggiori esponenti della fotografia umanista.
Willy Ronis nasce a Parigi nel 1910, figlio del proprietario di uno studio di fotografia. Nel 1932 il padre si ammala gravemente: Willy comincia ad assisterlo nel lavoro di fotografo e nel 1936, alla morte del padre, vende lo studio ma comincia a dedicarsi al reportage politico.
Nel contesto culturale del Fronte Popolare francese conosce fotografi affermati come Robert Capa, Cartier-Bresson, Kertész e Brassaï. Comincia così una carriera che lo porterà a diventare tra i massimi interpreti della corrente umanista francese, che puntava l’attenzione all’umiltà e semplicità dei meno abbienti.
La retrospettiva di Casa dei Tre Oci è curata da Matthieu Rivallin in collaborazione con il Jeu de Paume di Parigi e dalla Médiathèque de l’architecture et du patrimoine e comprende una selezione di 120 scatti di Ronis. L’obiettivo dell’autore – evidenziato dall’esposizione – è raccontare piccole storie costruite dalle scene ritratte, mentre l’obiettivo della mostra è mostre la particolare sensibilità dell’autore nei confronti della condizione umana, ricercata nella quotidianità delle classi più povere.