(Adnkronos) – Morto Gaetano Pesce, designer, architetto e scultore le cui opere sono intrise di colore, divertimento e autoironia ma, al tempo stesso, molte di loro si sono trasformate anche in simboli politici e sociali: su tutte, le poltrone Up che, ispirandosi alle forme della donna e dell’abbondanza, si sono fatte emblema delle lotte femministe.
Pesce, creatore visionario e rivoluzionario, era nato a La Spezia l’8 novembre 1939 ed è morto all’età di 84 anni a New York dove viveva dal 1983 e lavorava in uno studio a Brooklyn. Ad annunciare la scomparsa di uno dei più celebri designer italiani e internazionali un post su Instagram da parte del suo staff con l’account di Pesce.
“Nel corso di sessant’anni Gaetano ha rivoluzionato il mondo dell’arte, del design, dell’architettura e degli spazi liminali tra queste categorie. La sua originalità e il suo coraggio non sono eguagliati da nessuno. La sua unicità, la creatività e il messaggio speciale vivono attraverso la sua arte”, si legge nel post. Gaetano Pesce studiò architettura presso lo Iuav di Venezia, avendo come maestri Carlo Scarpa ed Ernesto Nathan Rogers, tra i fondatori dello studio BBPR. Sempre nella stessa città Pesce frequentò l’Istituto di disegno industriale.
Nel 1959 entrò a far parte del Gruppo EnnaA, fondato a Padova con Tino Bertoldo, Alberto Biasi, Tolo Custoza, Sara Ivanoff, Bruno Limena, Manfredo Massironi, Milla Muffato e Gianfilippo Pecchini, ma l’esperienza collettiva è breve, dato che il gruppo si scioglie nel 1960. Nel 1962 Pesce dette inizio alla sua carriera di designer, diventando in breve tempo uno dei maggiori esponenti del Radical Design, tra le più celebri correnti stilistiche italiane in grado di trovare fortuna anche all’estero e si divise tra progettazione e scultura.
Sempre nel 1962 iniziò la collaborazione con B&B Italia realizzando Up, una serie di sette modelli di poltrone in schiuma poliuretanica che diventano subito una delle icone del design industriale italiano e internazionale. La più celebre è la Up5 che riprende le forme delle statue votive delle dee della fertilità per dare vita a un vero e proprio manifesto di espressione politica sulla condizione femminile. Nel 2000 la B&B Italia decise di riproporre in chiave moderna l’intera serie di poltrone.
Tra i suoi lavori più importanti, tutti dal nome poetico ed evocativo, ideati per Cassina la lampada Moloch, il divano Tramonto a New York, il tavolo Sansone, le poltrone I Feltri, le sedie Dalila I,II e III, una serie di dieci sedute componibili tra loro Cannaregio. Nel 2010 creò sempre per Cassina Sessantuna, un’opera composta da sessantuno tavoli che, riuniti insieme, formano la figura del caratteristico stivale, per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia.
E ancora: La Michetta, divano componibile per Meritalia, e L’Abbraccio, collezione realizzata per Le Fablier in legno e resina con l’intento di evocare il calore e la sensualità di un abbraccio. Compresi nella collezione Fish Design, sviluppata dalla metà degli anni ’90, ci sono anche i vasi di Gaetano Pesce e i gioielli: la caratteristica principale dei vasi sta nella loro realizzazione in resina, un materiale che mantiene una certa flessibilità, la quale permette di realizzare oggetti multiformi e dalle velature colorate.
Tutti i vasi della collezione sono pezzi unici, creati per essere originali e anche molto divertenti: pure il nome dei vari elementi suona ironico, ad esempio nella linea c’è il vaso Pompitu, che fa chiaramente il verso al Centro Pompidou progettato da Renzo Piano, avvolto da un cordoncino di resina, immediato richiamo ai tubi esterni dell’iconica struttura parigina.
Nel 2012 Gaetano Pesce ha presentato la sua linea di gioielli con la collezione Pezzi per il corpo. Tra i “pezzi” ci sono spille, collane, braccialetti e anelli, multicolor o monocromatici: realizzati in resina poliuretanica, appartengono al segmento Fish Design, in cui trovano collocazione anche i vasi.
Nel 1972 Pesce partecipò alla leggendaria mostra presso il Museum of Modern Art di New York dal titolo ‘Italy: The New Domestic Landscape’ e in questa città dette vita alla società Fish Design, stabilendosi nel 1983 con la sua residenza e l’atelier.
Le sue opere sono esposte in importanti musei del mondo come il Museum of Modern Art e il Metropolitan Museum of Art di New York e il Victoria and Albert Museum di Londra. Nel 1996 gli è stata dedicata una retrospettiva a Parigi, presso il Centre Georges Pompidou.
Altra attività principale di Gaetano Pesce è stata la scultura che lo ha accompagnato per tutta la sua carriera, realizzando opere in cui ricorre spesso l’elemento della croce: una delle ultime è intitolata ‘L’Italia in croce’ e ha un tono provocatorio, una critica verso l’attuale situazione del Paese.
L’opera scultorea consiste in un crocifisso al quale è appesa una sagoma sanguinante che ricalca i confini della penisola. L’Italia, che nella scultura di Pesce è rappresentata come Cristo nell’iconografia della Crocifissione, ha comunque la speranza di risorgere.
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