Non ne poteva più di averla sempre fra le scatole. Ovunque andasse, qualunque cosa facesse… lei era sempre lì. Aveva provato a sfuggirle, a liberarsene, ma niente, non c’era modo. Le aveva parlato con dolcezza per convincerla a lasciarla in pace, l’aveva minacciata… lei, ogni volta, le rifaceva il verso, la prendeva in giro. Ne aveva parlato con gli amici, aveva chiesto consiglio ai familiari; ma tutti o non capivano o sottovalutavano il problema.
Ormai aveva esaurito tutte le risorse, perso tutte le speranze. Aveva fatto di tutto per evitare quel gesto estremo, non aveva mai aperto quell’armadio, preso quella scatola.
Ora era lì, il coperchio sollevato, l’oggetto nero fra le sue mani. Concentrata sulla sua decisione non si accorse che l’altra aveva fatto lo stesso. Si incontrarono faccia a faccia, la pistola in pugno.
La ritrovarono due giorni dopo, l’arma ancora stretta nella mano, in un lago di specchio e sangue. Una scheggia conficcata nel collo.
Foto di MasterTux da Pixabay per Cinque Colonne Magazine