Rischiano la sospensione le moratorie sui prestiti erogati alle famiglie e alle imprese. La misura, varata con il Decreto Cura Italia, era servita ad attutire gli effetti della crisi economica innescata dalla pandemia. Una crisi che farà sentire i suoi effetti anche in questo anno. Con l’ultimo Decreto ristori del 2020, perciò, il Governo aveva deciso di prorogare la moratoria a tutto il 2021 ma gli ultimi eventi politici che hanno portato alla crisi di governo rischiano di congelare il provvedimento.
Chi ha diritto alla sospensione del mutuo
Nel 2020 hanno avuto diritto alla sospensione del mutuo per l’acquisto della prima casa coloro i quali hanno:
- perso il lavoro a tempo indeterminato, determinato o parasubordinato
- riportato un grave handicap o una condizione di non autosufficienza
- avuto la sospensione del lavoro per 30 giorni lavorativi consecutivi
- subito una riduzione dell’orario di lavoro pari al 20% per almeno 30 giorni lavorativi consecutivi
- registrato un calo del fatturato pari al 33% rispetto all’ultimo trimestre del 2019 del proprio lavoro autonomo
Una volta accordata, la sospensione ha avuto una durata di:
- 6 mesi nel caso in cui la sospensione del lavoro o la riduzione dell’orario siano andati dai 30 ai 150 giorni lavorativi consecutivi
- 12 mesi se sospensione o riduzione di orario abbiano coperto un periodo dai 151 ai 302 giorni lavorativi consecutivi
- 18 mesi in caso di sospensione o riduzione dai 303 giorni lavorativi consecutivi in sù.
Si è potuto procedere alla richiesta di sospensione anche nel caso in cui l’intestatario del mutuo sia deceduto.
Quanto alle aziende anche per loro sono state previste moratorie. Per le piccole e medie imprese che hanno registrato una diminuzione della liquidità causa Covid è stata prevista la conferma delle linee di credito e una sospensione nella restituzione di prestiti.
Le novità 2021
Per il 2021 sono state sostanzialmente confermate le misure dello scorso anno pur se con qualche novità. Le banche possono accordare le moratorie entro il 31 marzo e la sospensione non può superare i nove mesi comprensivi di quelli già concessi sempre causa Covid. Il 31 dicembre 2021 è il termine ultimo per le banche per accettare le richieste di moratoria.
Moratorie sui prestiti: perché si rischia la sospensione
Al di là di cosa si pensi della gestione della pandemia, il Decreto sulle moratorie sui prestiti ha cercato di arginare gli effetti negativi della crisi economica generata dalla pandemia. Era facile immaginare che l’emergenza sanitaria avrebbe allungato i suoi tentacoli anche sul 2021 meno facile era immaginare che le iniziative messe in campo dal governo potessero essere messe in forse da una crisi politica. I mercati sono generalmente influenzati dall’andamento della politica e una crisi in piena pandemia non è certamente un buon segnale. Ora poi che si è alle prese con la creazione di una nuova squadra, con nuovi ministri, nulla vieta che qualcosa di quanto già stabilito possa cambiare. E così un atteggiamento prudente delle banche non può che suggerire di aspettare che la situazione si definisca. La vita, però, quella reale, va avanti e non tutto può aspettare il momento giusto.