Che fine ha fatto Monica Vitti? La domanda è rimbalzata per anni dopo il suo ritiro dalle scene e la crescente curiosità ha fornito svariate ipotesi sul suo stato di salute fino a un ipotetico ricovero in una clinica svizzera. Fino a quando il marito dell’attrice non è intervenuto in merito. Qualche anno prima, in verità, nel 1988, il quotidiano francese Le Monde aveva pubblicato la notizia della sua morte avvenuta per suicidio. Scivolone epocale al quale l’attrice rispose con l’eleganza e il senso dell’umorismo che la connotava. Oggi, però, non vogliamo parlare della malattia di Monica Vitti; vogliamo soffermarci su Monica Vitti grande protagonista del cinema italiano e grande donna esempio, consentitemelo, per tutte noi.
Monica Vitti: un’icona del cinema italiano
Attrice di teatro e doppiatrice, è nel cinema, che Monica Vitti trova la sua piena espressione. I suoi primi film importanti sono diretti da Michelangelo Antonioni del quale diventa compagna e musa ispiratrice. Lavora poi con Mario Monicelli, Pasquale Festa Campanile, Ettore Scola. Le sue spiccate doti attoriali le consegnano un meritato posto tra i mattatori italiani, al fianco di Ugo Tognazzi, Alberto Sordi, Vittorio Gassman e Nino Manfredi. E’ la sua verve comica, tuttavia, a consacrarla come icona del cinema italiano. Quella comicità mai banale che prende forma da una sapiente miscela di preparazione e personalità dalla quale prenderanno vita i suoi straordinari personaggi. Le protagoniste, tanto amate dal grande pubblico, del felice, nonché copioso, filone della commedia all’italiana.
I mille volti di Marisa
Se agli inizi della sua carriera, infatti, Maria Luisa (Marisa) Ceciarelli fu invitata a trovarsi un nome d’arte più appropriato, il volto di Monica Vitti è legato a un’infinita serie di altri nomi. Primo fra tutti quello di Assunta Patanè, la giovane siciliana de “La ragazza con la pistola” decisa a vendicarsi dell’uomo che l’ha disonorata. Poi quello di Adelaide Ciafrocchi, la sventurata protagonista de “Il dramma della gelosia”. Ne “La cintura di castità” è la coraggiosa Boccadoro che affronta mille avventure prima di coronare il suo sogno d’amore. L’ingenua Raffaella Machiavelli di “Amore mio aiutami” che confessa al marito di essersi innamorata di un altro uomo. E’ Lisa Stefani nel gioco a quattro de “L’anatra all’arancia”. Darà il suo volto poi a “Teresa la ladra” costretta a vivere di espedienti e a Dea Dani la diva, insieme al marito Mimmo Adami, di “Polvere di stelle”.
Un’attrice, una donna
Personaggi straordinari nei quali comicità e simpatia diventano miccia di una sensualità travolgente, creati con tecnica attoriale sì, ma anche con qualità personali. Sarà per questa sua autenticità che la ricordiamo sempre con tanto affetto e se un domani dovessimo ancora chiederci che fine ha fatto Monica Vitti potremmo abbandonare il tono tipico del gossip e dello scoop e chiederle semplicemente “Ma ndo vai se la banana non ce l’hai?“