Solo nell’ultimo mese sono stati lanciati nuovi visori per la realtà virtuale (VR) da due delle aziende più specializzate nel campo, Pico e Meta. La crescita nell’utilizzo delle simulazioni virtuali non può che tradursi in una diffusione della VR, anche se quest’ultima sarà fortemente influenzata dalle scelte dei produttori di visori VR. E, con ogni probabilità, inversamente proporzionale ai prezzi di questi dispositivi, al momento molto alti.
Scienza e istruzione: i banchi di prova più promettenti
Ciò non toglie che l’interesse nei confronti dell’universo virtuale sia stato in costante crescita negli ultimi anni, talvolta non necessariamente in relazione a dispositivi come i visori.
I molti che riescono a prefigurarsi un’applicazione della sfera virtuale nel solo settore ludico dovranno presto ricredersi, considerando gli importanti sviluppi constatati in campi come scienza e medicina.
Le rivoluzioni questi due ambiti fanno comprendere che proprio qui verranno ottimizzate le potenzialità della sfera virtuale in generale, e della VR nello specifico, estremamente utile in branche delicate come la cardiochirurgia pediatrica.
Il contributo sostanziale si concretizza in simulazioni 3D precise e realistiche, mediante le quali si possono compiere vere e proprie prove empiriche, ma senza il timore di commettere errori fatali. Sondare diversi percorsi, possibilità, reiterare tentativi per testare il maggior numero di conseguenze possibili ed essere quindi in grado di affrontare il problema con cognizione di causa, quando si presenterà all’atto pratico vero e proprio.
Lo specifico utilizzo della realtà virtuale riveste una componente importante anche nella didattica. Sono infatti diversi gli istituti superiori che già si sono avvalsi di visori per la realtà virtuale, per gli esperimenti di laboratorio, riproducendo in modo fedele quanto avverrebbe nel mondo “in carne e ossa”. Si possono repertare campioni biologici come se ci si trovasse sulla scena del crimine, si possono elaborare esami chimici e genetici proprio come avverrebbe in un laboratorio del RIS, ma anche – più banalmente – riprodurre congegni elettronici ed elettrotecnici a cui gli studenti di istituti tecnici possono approcciarsi, proprio come di fronte a un pannello elettrico concreto.
Riproduzioni 3D e VR per rivivere la storia
Il virtuale ha fato il suo ingresso anche nella cultura: a Roma, il museo a cielo aperto più celebre del mondo, è stato usato come aggiuntivo elemento di fascino rispetto alla classica passeggiata nel bel mezzo della storia.
È infatti ora possibile anche rivivere la città eterna mediante ricostruzioni virtuali con l’opportunità di partecipare ai più intensi momenti della vita dell’Urbe. Semplicemente indossando un visore, si può quindi ammirare il Colosseo per come si presentava nella sua interezza e gustare un assaggio di quanto avveniva al suo interno. È inoltre possibile ammirare il vicino Colosso di Nerone, monumento non sopravvissuto fino ai giorni nostri, e una ricostruzione delle originarie fattezze della Domus Aurea.
Ma nel gaming l’evoluzione continua
Anche se divenuto di comune utilizzo nei più disparati ambiti, l’universo virtuale continua ad avere vasta applicazione nel suo principale settore, quello del gaming. I progressi in termini di realismo e grafica sono sempre più evidenti e raggiungono il proprio culmine tramite l’utilizzo dei visori VR. I produttori di contenuti sono sempre più propensi a muoversi in questo senso ed è pertanto prevedibile che diversi titoli in versione VR saranno presto implementati nei migliori casinò del panorama digitale italiano, i cui palinsesti già sono provvisti della sezione virtual games, come nel caso di Snai e AdmiralBet.
Tuttavia, affinché le software house investano seriamente in titoli in versione VR, è necessario che il mercato si muova in questo senso, quindi che cresca considerevolmente il numero di utenti in possesso di visori VR.
E questo potrà avvenire solo quando i costi dei dispositivi si ridimensioneranno, ponendosi alla portata di tutti e consentendo un ulteriore passo all’interno del virtuale.