Il mondiale brasiliano è ufficialmente iniziato, nella prima giornata abbiamo visto la Selecao sconfiggere la Croazia con il risultato di 3-1, grazie alla doppietta di Neymar e il gol nel finale di Oscar dopo essere passati in svantaggio nei primi quindici minuti del match con l’autogol di Marcelo. I verdeoro sono scesi in campo con la seguente formazione: (4-2-3-1) Julio Cesar; Dani Alves, Thiago Silva, David Luiz, Marcelo; Paulinho, Luiz Gustavo; Hulk, Oscar, Neymar; Fred. Per la Croazia sono scesi in campo i seguenti giocatori: (4-2-3-1) Pletikosa; Srna, Corluka, Lovren, Vrsaljko; Modric, Rakitic; Persic, Kovacic, Olic; Jelavic. L’entusiamo all’arena Corinthias era alle stelle, durante l’esecuzione dell’inno brasiliano i giocatori e i tifosi hanno continuato a cantare il proprio inno nazionale per oltre un minuto anche dopo che la musica si era fermata. Ma ora parliamo dell’incontro che è stato molto bello con entrambe le squadre che hanno espresso del buon calcio. Nota di merito alla Croazia, che non ha accettato quello che poteva essere il ruolo di vittima sacrificale, dimostrando che il Brasile se preso in una certa maniera può essere battuto (o quanto meno contenuto) forse il risultato è una punizione troppo pesante per gli uomini di Nico Kovac che nel primo quarto d’ora di match hanno soprafatto i padroni di casa trovando il meritato goal del vantaggio con l’autogoal di Marcelo al minuto 11 che ha messo nella propria porta un cross basso di Olic dalla sinistra (lo stesso attancante aveva trovato il colpo di testa sul cross di Persic che però si è spento di poco sul fondo). I padroni di casa quindi sono stati costretti a rimontare e al minuto dopo un lungo arrembaggio nella metà campo croata trovano il pareggio con l’uomo più tifato e amato dal pubblico Neymar che segna con un tiro dalla trequarti campo che trova il palo interno alla sinistra di Pletikosa (lentissimo nel tuffarsi per provare a prendere la conclusione a rete). Alla fine primo tempo le squadre sono in parità 1 a 1. Nel secondo tempo l’arbitro giapponese Nishimura vede nell’area piccola una presunta trattenuta di Lovren su Fred e assegna il calcio di rigore, sul dischetto si presenta il numero 10 verdeoro che non sbaglia siglando il sorpasso con il punteggio di 2 a 1 (Pletikosa intuisce e devia il pallone ma non basta per parare il rigore). La Croazia non ci sta e si spinge in avanti per pareggiare il conto ma trova sia un buon Julio Cesar che para i tiri di Modric al minuto 86 e di Persic al minuto 90 e anche un’altra decisione discutibile dell’arbitro giapponese che vede una carica sul portiere in forza al Toronto FC in Canada da parte di Olic, dopo la sponda di testa del croato la palla è stata messa in rete da Persic a gioco ormai fermo. L’arbitro concede 4 minuti di recupero e nel primo arriva il goal della sicurezza brasiliana di Oscar che sguscia in velocità tra i centrali difensivi croati tirando con la punta del piede in stile calcio a 5 con un Pletikosa ancora lento a distendersi stavolta alla propria destra. Quindi la partita si conclude con il risultato di 3 a 1, un risultato non proprio veritiero se però diamo un occhiata alle immagini della partita con un Brasile che non ha convinto del tutto in questo primo match merito della Croazia che non si è arresa anche dopo essere stata recuperata forse frenata dall’arbitro Nishimura non proprio impeccabile.
Nel programma della seconda giornata avremo il secondo match del gruppo A ovvero Messico-Camerun che si giocerà all’Arena das Dunas alle sei del pomeriggio qui in Italia; arbitra il colombiano Wilmar Roldan. Queste due squadra si giocano molto in questo debutto visto che le tre squadre rimanenti del girone (escludiamo ormai un lanciattismo Brasile per il passaggio del turno anche se mai dire mai) dovranno contendersi l’unico posto disponibile per passare agli ottavi. Ma ora passiamo alla presentazione delle squadre. Il Messico non ha tra le proprie fila giocatori di livello internazionale quindi il C.T Miguel Herrera fa affidamento nel proprio 5-3-2, alla stelle del Manchester United Javier Hernandez e Giovani Dos Santos in attacco e all’ex Barcellona Rafael Marquez in difesa; ma attenzione questa è una nazionale che può dare filo da torcere anche alle migliori squadre (ricordiamo ancora tutti il 2 a 1 rifilato dai messicani a Bruxelles nel 2010 all’Italia di Lippi?) quindi bisogna fare attenzione a quella che sembra essere l’outsider del girone. Messico che potrebbe scendere in campo con la seguente formazione: (5-3-2) Ochoa; Layun, Rafael Marquez, Francisco Rodriguez, Hector Moreno, Guardado; Hector Herrera, Fabian, Pena; Javier Hernandez , Giovani Dos Santos. Ora passiamo al Camerun, già il fatto di essere in Brasile a disputare i mondiali fa notizia visto che i leoni indomabili avevano lungamente protestato con la federazione calcistica camerunense minacciando di non partecipare al campionato del mondo se questi non avessero pagato loro i premi pattuiti. Ora c’è una partita da giocare, e di certo i nomi al C.T Volker Finke non mancano, come il capitano e attacante Samuel Eto’o, i difensori Benoit Assou-Ekotto e Nikolas N’Koulou e i centrocapisti Stephane M’Bia e Alexandre Song. Il Camerun si schiererà con il 4-3-3 che prevede i seguenti giocatori: Itandje; Nyom, N’Koulou, Chedjou, Assou-Ekotto; Makoun, A.Song, M’Bia; Choupo-Moting, Eto’o, Moukandjo.
Alle 22, ora italiana, nell’ arena Fonte Nova di Salvador si svolgerà il primo incontro del girone B tra le 2 finaliste della scorsa edizione sudafricana Spagna e Olanda; arbitra l’italiano Rizzoli. Sembra un caso che i campioni del mondo in carica debbano iniziare il mondiale contro la squadra con qui l’hanno chiuso vincendo ai supplementari. La squadra di Vicente Del Bosque ha come obiettivo quello di difendere quel titolo conquistato in Sud Africa 4 anni fa ovviamente sanno che le avversarie saranno più forte di prima ma questo non sembra scoraggiare le furie rosse che contro gli orange daranno il massimo in quella che si prospetta una partita entusiasmante. C’è solo un piccolo dubbio per le furie rosse, l’impiego dell’attaccante Diego Costa, non proprio al 100%, recuperato dall’infortunio che lo ha tenuto fuori nella parte finale della stagione pronto a sostituirlo Fernando Torres o David Villa. La Spagna dovrebbe scendere in campo con la seguente formazione: (4-2-3-1) Casillas; Juanfran, Pique, Sergio Ramos, Jordi Alba; Busquets, Xabi Alonso; Silva, Xavi, Iniesta; Diego Costa (o Torres oppure Villa). L’Olanda di Van Gaal (che dopo il mondiale andrà a sedersi sulla panchina del Red Devils) vuole ripetere quell’ottimo mondiale di 4 anni fa (magari stavolta senza perdere all’atto conclusivo) ma purtroppo gli Orange devono assolutamente riscattare l’orrendo europeo disputato in Polonia e in Ucraina concluso con addirittura l’ultimo posto del girone a 0 punti (nel famoso girone della morte che aveva al suo interno Germania, Portogallo e Danimarca) che ha visto le dimissioni dell’ex C.T Bert Van Marwijk. L’Olanda dovrebbe schierasi con il 5-3-2 con i seguenti giocatori: Cillessen; Janmaat, De Vrij, Vlaar, M.Indi, Blind; Sneijder, N.De Jong, Claise; Van Persie, Robben.
Ultima partita della giornata è quella tra Cile e Australia le due outsider del gruppo B che giocheranno all’arena Pantanal a mezzanotte ora italiana; arbitra l’ivoriano Noumandiez Doue. Cile che si presenta al mondiale con un organico davvero interessante con al suo interno giocatori del calibro dello juventino Arturo Vidal e la stella del Barcellona Alexis Sanchez senza dimenticare gli “italiani” Isla, Pinilla e Vargas (di proprietà del Napoli). Quindi il C.T Sampaoli ha davvero una buonissima squadra che può dire la sua in questo girone che sembra essere già scritto prima ancora di iniziare. Cile che potrebbe presentarsi con il 3-4-2-1 con: Bravo; Medel, Jara, Mena; Isla, Gutierrez, Diaz, Aranguiz; Valvida, Sanchez; Vargas. L’Australia invece sembra essere spacciata in partenza ma sappiamo tutti il buon mondiale che fece nel 2006 arrivando fini agli ottavi fermata solo da un calcio di rigore al minuto 90 contro la futura vincitrice Italia mettendo non poco in difficoltà l’undici di Lippi. Il C.T Postecoglou quindi vuole assolutamente battere il Cile ottenendo una vittoria che potrebbe rivelarsi molto importante al fine del passaggio del turno. Australia quindi che potrebbe schierarsi con il 4-5-1 con: Ryan; Franijc, Spiranovic, McGowan, Davidson; Holland, Milligan, Jedniak, Bresciano, Oar; Cahill.
Domani vi faremo un resoconto di queste presentando le due partite di giornata: Colombia-Grecia per il gruppo C e Uruguay-Costa Rica per il gruppo D (il gruppo dell’Italia e dell’Inghilterra ).