Prenderà il via, al Teatro Nuovo di Napoli, la rassegna Monday Dance, quattro appuntamenti con la danza, da ottobre a dicembre, che il palcoscenico partenopeo ospiterà.
Monday Dance nasce dalla funzione di antenna della danza contemporanea campana, che il Teatro Pubblico Campano svolge all’interno della Rete Anticorpi XL, prima rete italiana dedicata alla Giovane Danza d’Autore, e che, da dieci anni, rappresenta una delle più significative “buone pratiche” della scena in Italia.
La rete, esempio concreto e indicativo di promozione della “più nuova” generazione di coreografi italiani, è composta di operatori che condividono l’ideazione e l’attuazione di azioni, attraverso la condivisione delle risorse di ciascun partner.
Grazie anche al riconoscimento triennale di “Azioni Trasversali di Promozione – progetti di ricambio generazionale” da parte del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, i partner della Rete Anticorpi XL svolgono un importante ruolo di scouting nel proprio territorio regionale di riferimento, e sottoscrivono linee guida condivise che comprendono diverse modalità di supporto agli artisti.
Nell’ottica di questa collaborazione, Monday Dance è una rassegna nella quale il Teatro Pubblico Campano seleziona un gruppo di giovani “danzautori” che hanno partecipato, partecipano e parteciperanno al Bando di selezione della Vetrina della Giovane Danza d’Autore ANTICORPI XL.
L’inaugurazione della rassegna è affidata a Beviamoci su_No Game, regia, coreografia e interpretazione di Francesco Colaleo, Maxime Freixas, Francesca Linnea Ugolini, presentato da Compagnia Artemis Danza/Monica Casadei in collaborazione con ACS Abruzzo Circuito Spettacolo.
Beviamoci su_No Game affronta la difficile tematica della dipendenza dall’alcool come soluzione facile alla vita. Non si tratta di un gioco. Il divertimento delle nuove generazioni Smart rischia di essere un pericolo frequente, un Game Over causa della perdita totale della ragione come categoria dell’essere umano.
La rassegna proseguirà con Bruise, regia, coreografie e interpretazione di Antonio Apicella e Ina Colizza, e Persona, regia, concezione e interpretazione di Sveva Scognamiglio. L’idea di Bruise, presentato da Akerusia Danza, nasce dal nostro modo di essere e il mondo che ci circonda. Tutto parte da una chiacchierata tra due persone con molto in comune, entrambe alla fine della loro storia, piuttosto turbolenta, che li aveva lasciati con sentimenti contrastanti, oscillanti tra pieno e vuoto, dolce e amaro, portatori di un livido che spesso ci rende vulnerabili.
Persona approccia la questione della ricezione, e una parte di questo lavoro riguarda il tema della memoria. L’autrice sperimenta modi di scrivere un testo, creare una partitura coreografica, disegnare il movimento di una figura nello spazio, a partire da ciò che ha ricevuto da una persona al momento di incontrarla, o di ciò che è rimasto in lei come traccia di una memoria.
Ancora un doppio appuntamento con Yellow Place, regia, ideazione e coreogra?a di Mattia Russo e Antonio de Rosa (anche interpreti con Giuseppe Dagostino e Diego Tortelli), e Paolo e Francesca, scritto diretto ed interpretato da Luigi Aruta (che firma anche la coreografia) e Giada Ruoppo.
Il colore è il punto di partenza per lo sviluppo di un Yellow Place, dove due sconosciuti s’incontrano e raggiungono rapidamente il punto più intenso del loro rapporto. Drammaturgicamente è diviso in tre parti, come i tre stadi della crescita. Il primo è l’incontro degli innamorati, l’emozione del viaggio a due. Successivamente, il rapporto si evolve in una situazione nevrotica, di dipendenza, in cui uno ama per i due, e l’altro ama solo se stesso. Alla ?ne, il pas de deux prima di separarsi, in cui tutto ritorna a una situazione di calma. L’allestimento è presentato da KOR’SIA.
Tra desiderio e coscienza, tra volontà e obbligazione, Paolo e Francesca cadono nell’abisso di una scelta che li vince, anche nella morte. Attraverso un tempo e un luogo incognito, i due amanti raccontano il loro intimo incontro, il desiderio di cercarsi e di sfuggirsi, la scelta di amarsi e cadere. Cadono come corpi morti, e. mentre cadono. si compie il destino che li legherà per sempre.
Il programma di Monday Dance si concluderà con Duende, regia, coreografia e interpretazione di Francesca Amoruso, presentato da ARB Dance Company.
Il Duende è un’energia, una fiamma che brucia. E’ il fuoco sacro della passione che pervade ogni forma d’arte, continua ricerca delle emozioni, continuo divenire e infinito amore verso la forma d’arte. E’ l’essenza dell’anima, che esprime i colori delle emozioni, in cui sono racchiusi gioia, dolore, morte, amore.