Il modulo per le autocertificazioni indispensabile per giustificare i propri spostamenti in questo periodo di quarantena ha avuto nel corso delle settimane ben quattro versioni. Circostanza, questa, che non ha mancato di suscitare polemiche e anche una certa ironia sui social. In realtà il modulo da compilare rispecchia le modifiche apportate alle norme stabilite per arginare il contagio del Coronavirus diventate di volta in volta più rigide.
Le norme per contenere il contagio del Coronavirus
Da quando il 9 marzo scorso il presidente del Consiglio ha dichiarato l’Italia un’unica zona arancione, ha imposto restrizioni agli spostamenti degli italiani limitandoli alle sole necessità di lavoro, salute e poche altre. I trasgressori sono passibili di multe e nei casi più gravi di una condanna penale. Per circolare in strada ed evitare le sanzioni bisogna esibire alle forze dell’ordine un modulo di autocertificazione creato per il Coronavirus. In casi estremi, sono gli stessi agenti che forniscono il modulo da compilare.
Modulo certificazioni Coronavirus: le modifiche apportate
Secondo il primo modulo di autocertificazione per l’emergenza Coronavirus il soggetto doveva dichiarare di:
- essere a conoscenza delle misure di restrittive alla circolazione delle persone fisiche ai fini del contenimento del contagio da Covid-19;
- di conoscere le sanzioni previste in caso di trasgressione;
- effettuare lo spostamento per motivi di lavoro, salute, necessità, rientro al proprio domicilio.
Con la seconda versione entrata in vigore il 17 marzo sul modulo appare come elemento nuovo la dichiarazione di non essere in quarantena o di non essere risultato positivo al test Covid-19.
Arriva poi una terza versione in cui bisogna dichiarare:
- il domicilio oltre che la residenza;
- da dove si è partiti con lo spostamento e qual è la destinazione;
- di essere a conoscenza del Dpcm del 22 marzo e dell’ordinanza del ministero della salute del 20 marzo in merito alle norme sulle possibilità di spostamento delle persone.
Quanto alle motivazioni il “rientro presso il proprio domicilio” è sostituito da l'”assoluta urgenza”. Quest’ultima novità risponde all’esigenza di giustificare lo spostamento da un comune all’altro, generalmente vietato.
La nuova autocertificazione per l’emergenza Coronavirus, la quarta e quella attualmente in vigore, riporta i riferimenti aggiornati ai decreti più recenti alla dichiarazione di non essere in quarantena o di non essere risultato positivo al Covid-19 è aggiunta la frase “fatti salvi gli spostamenti disposti dalle Autorità sanitarie”.
Le sanzioni previste per i trasgressori
Le sanzioni per chi trasgredisce le norme contenitive sono molto aspre. Chi circola per motivi diversi da quelli previsti è tenuto a pagare una multa da 400 a 3.000 euro. Se la trasgressione avviene utilizzando un veicolo, la sanzione aumenta fino a un terzo. Chi invece viola la quarantena è punito con la reclusione da uno a cinque anni.