La nuova legge di bilancio porta delle sostanziali modifiche al reddito di cittadinanza. La misura “portabandiera” del Movimento 5 Stelle.
Le modifiche al reddito di cittadinanza
La legge di bilancio per il 2022 porta alcune importanti modifiche al reddito di cittadinanza e riguardano:
- la spesa totale finanziata
- le procedure di controllo
- misure per ridurne i possibili effetti di disincentivo alla ricerca di un lavoro
Il fondo per il reddito viene aumentato di circa 1,06 miliardi di euro in modo tale da raggiungere una spesa totale di 8,4 miliardi per il 2022. Questi nuovi fondi dalla legge di bilancio permetterà di erogare stabilmente il sussidio a circa 1,3 milioni di famiglie.
L’obiettivo della misura, a dispetto delle modifiche, non cambia: favorire la transizione verso il lavoro. La nuova legge di bilancio, inoltre, modifica i requisiti circa la “congruità” di una qualsiasi offerta di lavoro che verrà presentata ala beneficiaro del RDC. I beneficiari del Rdc, altra novità, potranno rifiutare le offerte senza perdere il contributo economico nel caso in cui le offerte non risultino congrue.
Misura per la ricerca del lavoro
Per innalzare maggiormente i beneficiari alla ricerca attiva del lavoro, si prevede una nuova “misura”: la riduzione progressiva dell’importo del Rdc. A partire, infatti, dal sesto mese l’importo scenderà di 5 euro al mese. La norma non verrà applicata per le famiglie con bambini sotto i tre anni di età, o con disabili gravi o non autosufficienti.
Gli sconti contributivi per i datori di lavoro che assumono beneficiari del Rdc, prima riservati solo ad assunzioni a tempo pieno e indeterminato, vengono rese valide anche al tempo determinato e parziale, ampliando in maniera fortissima gli spazi di inserimento lavorativo dei “possessori” del reddito.
Più controlli
Aumentano infine i compiti di controllo per l’Inps e i comuni. Saranno svolti a campione al momento del ricevimento delle domande, relativamente alle caratteristiche del nucleo (composizione, cittadinanza, residenza e così via) e saranno facilitati dalla condivisione delle banche dati tra i comuni e l’Inps.
Le nuove regole sui controlli hanno anche l’obiettivo di rispondere alle frequenti polemiche che vedono il RDC (suo malgrado) protagonista di truffe, ultima delle quali addirittura milionaria.
“Uno spreco di soldi pubblici”, “Soldi dati in mano ai boss”. Queste alcune delle forti critiche mosse alla misura nata dalle menti dei 5 Stelle ma che attualmente è una delle più “richieste” dagli italiani.