Chi segue la moda lo sa bene, sono sempre in agguato cambiamenti di stile e un fiorire di nuove idee. Ultimamente sembra che stiano per tornare in auge elementi ormai dimenticati come le salopette. Tra gli italiani, un esempio di creatività e novità è dato da Dolce & Gabbana che sembrano voler spingersi verso nuovi confini. E’ sufficiente, ad esempio, osservare le loro creazioni ispirate al mondo siciliano, oltre ai completi gessati; il tutto non rinunciando a quella trasgressione che, da sempre, fa parte delle loro proposte. Come inquadrare altrimenti i modelli che hanno sfilato per loro ricordando delle sculture in pietra della Magna Grecia.
Anche Miuccia Prada è pronta con nuove collezioni, molto lontane da quelle proposte da Dolce & Gabbana, e ispirate alla bellezza delle spiagge tropicali e, più in generale, al tema del viaggio. I suoi capi sembrano caratterizzarsi per un’estrema comodità e per la scelta di stampe paradisiache, destinate a dare un’immagine di libertà e di desiderio di evasione.
Gli stilisti francesi hanno eletto le stampe ad elemento principale delle loro collezioni. A partire dai total look caratterizzati da motivi floreali di Dries Van Noten, fino ai toni spettrali suggeriti da Issey Miyake, passando per lo stile techno-tribale che ha permesso a Givenchy di trovare un ottimo riscontro soprattutto tra il pubblico giovane. Una parola riassume le tendenze della moda francese: la stravaganza. Quest’ultima non è solo evidente nella scelta dei tessuti o nei tagli degli abiti, ma anche nei colori scelti, soprattutto per l’abbigliamento estivo e primaverile. In quest’ambito si va dal blu navy al turchese (che hanno avuto un ruolo da protagonisti soprattutto nelle sfilate di Dior Homme e di Philip Lim); in voga sono anche i contrasti di colori pop come ben evidenziato, ad esempio, da Raf Simons e da Paul Smith. Per quanto riguarda Yves Saint Laurent, l’ispirazione per le sue ultime creazioni deriva, molto probabilmente, dalle icone del rock che hanno caratterizzato gli anni ’70; arrivano direttamente da quel periodo, infatti, le nuove collezioni in cui il look appare aggressivo e audace, con la presenza di borchie. Abiti destinati ad un pubblico giovane e glamour, in alcuni casi anche androgino.
Il settore che influenza di più la moda che ognuno di noi può manifestare nel quotidiano è sicuramente la musica: sono molti infatti i gruppi musicali che hanno stabilito una vera e propria moda che si è diffusa e sviluppata a macchia d’olio. Questo comportamento avviene, ed è avvenuto, in tutte le epoche e decenni musicali. Tuttora possiamo decidere di aderire (per passione o semplice affinità) allo stile di un determinato genere musicale – e quindi decennio – senza troppe difficoltà perché possiamo facilmente cercare su internet dei siti che propongono abbigliamento settoriale o di nicchia. In alternativa, possiamo farlo, in maniera più efficace, all’interno di e-commerce come zalando.it visto che lo stesso mette a disposizione una pagina dedicata alla moda suddivisa per decenni a partire dagli anni ’50; possiamo quindi toglierci ogni dubbio consultando un solo sito web. Un’altra alternativa può essere affidarci a brand che hanno creato una collezione, o che comunque adottano uno stile preciso, come Moi et Sid che propone uno stile ispirato alla moda anni ’40 e ’50, o come Angelo Vitti che ha dedicato una intera collezione alla moda anni ’70.
Passando all’Inghilterra, invece, gli stilisti sembrano aver eletto come nuovo protagonista lo sportswear, soprattutto per vestire nel periodo estivo. In particolar modo sono le giacche ad aver tratto elementi di novità da tale fonte; vengono utilizzati materiali d’avanguardia, ai quali si accompagnano delle reinterpretazioni dominate da fantasie di gusto eccentrico. James Long ha presentato dei modelli sportivi reinterpretandoli con personalità, aggiungendo disegni astratti e applicando elementi in pelle, in rete e in knitwear. Come sempre Burbarru Prorsum ha sorpreso sia la critica che il pubblico con una collezione a tema dal titolo “Writers and Painters“, mentre Christopher Bailey sembra essere fedele al suo amore per l’impeccabile stile britannico degli anni ’50, arricchito con dei colori primari assolutamente sgargianti e con accessori quali occhiali da sole trasparenti e un tocco ulteriore di eleganza. Infine, Richard James, Jonathan Saunders e YMC dichiarano il loro amore per i colori pastello, rendendolo ancora più prezioso grazie agli effetti fumè e degradè.