Nel 2025 si stima circoleranno da 4 a 9 milioni di veicoli ad alimentazione alternativa (fino al 27% del totale in Italia) e le nuove immatricolazioni vedranno un mezzo su 4 appartenere a questa categoria.
È quanto emerge dal rapporto “Mobilità sostenibile: soluzioni energetiche, tecnologiche e opportunità di business”, realizzato dal Gruppo Energia di Assolombarda, che conta 106 imprese e quasi 16mila dipendenti, con il supporto dell’Area Territorio dell’Associazione.
Il documento, data la crescente importanza del settore mobilità per la competitività del territorio, l’ambiente, le strategie energetiche e anche la salute dei cittadini, offre alle imprese una panoramica sui possibili sviluppi della mobilità al 2025 rispetto alle soluzioni energetiche per il trasporto.
“Con l’ultimo rapporto sulla mobilità mettiamo a disposizione delle aziende uno strumento concreto che le aiuti a comprendere l’evoluzione del mercato e gli consenta di valutare opportunità di business, scegliendo tra le diverse opzioni di alimentazione “pulite” per i propri mezzi, oltre che fornire le indicazioni ai policy maker per l’attuazione delle strategie energetiche – ha dichiarato Giovanni Milani, Presidente del Gruppo Energia di Assolombarda –. Da oltre 10 anni le normative europee e nazionali stanno dando segnali importanti per ridurre l’impatto dei trasporti sull’ambiente E la mobilità sostenibile offre all’Italia diverse opportunità di crescita. In questa direzione il miglioramento delle prestazioni dei veicoli, la diffusione delle alimentazioni alternative, lo sviluppo del trasporto pubblico, l’intermodalità, e la digitalizzazione rappresentano le direttrici principali verso un futuro sostenibile”.
L’analisi approfondisce in particolare il trasporto privato di persone e merci su gomma in Italia, che rappresenta la prima opzione di spostamento nel Paese, con un approfondimento ai vettori energetici alternativi quali il gas naturale compresso (GNC) e liquefatto (GNL), il gas da petrolio liquefatto (GPL), i biocarburanti e l’elettricità.
I trasporti attualmente consumano il 30% dell’energia del Paese e sono responsabili del 25% delle emissioni di CO2. Basti pensare che oggi viene immatricolata un’auto ad alimentazione alternativa ogni 10.
I biocarburanti miscelati a quelli tradizionali sono ad oggi la soluzione alternativa più diffusa in Europa. Per quanto riguarda l’Italia, GPL e metano rappresentano una filiera nazionale e garantiscono un ritorno economico per l’utilizzatore. Mentre le ibride elettriche stanno, via via, raggiungendo una maturità tecnologica. L’elettrico puro, che presenta evidenti vantaggi dal punto di vista delle emissioni, si sta invece misurando con le sfide tecnologiche per diventare realmente competitivo.
Guardando al futuro e considerando un progressivo svecchiamento del parco veicolare unito il miglioramento dei trasporti pubblici, si può intravedere una costante riduzione del numero di veicoli alimentati a benzina e diesel.
Nel parco mezzi al 2025 in funzione di previsioni ottimistiche o più conservative, su circa 35 milioni di veicoli si stimano in circolazione da 3,6 a 5,8 milioni di GPL+ GNC (erano 3 milioni nel 2015) e da 0,7 a 3,4 milioni di veicoli ibridi ed elettrici (erano 90.000 nel 2015), con forte preponderanza delle ibride ricaricabili. I veicoli diesel e benzina, tuttavia, avranno ancora una quota tra il 73% e l’87% rispetto al 92% del 2015.