Mobilità elettrica in Italia: questa che vi raccontiamo oggi è una storia tutta italiana in ogni senso. I protagonisti sono italiani – due fratelli napoletani “emigrati” nella bergamasca – l’intuizione sulla mobilità futura dedicata all’elettrico molto prima che diventasse di sentire comune – almeno dieci anni in anticipo – la solita discrasia italiana che sfasa idee, base economica e burocrazia – intuito imprenditoriale privato e fattibilità del progetto compromesse dai paraocchi della burocrazia -.
Una ricerca continua per migliorare il prodotto negli anni cercando si seguire al meglio l’evoluzione di un settore, come quello dell’automotive elettrico, che nell’ambito degli ultimi 20 anni è stato rivoluzionato non una ma più volte.
Il risultato finale è la messa in impasse di un progetto che avrebbe potuto portare ad un territorio martoriato nuove possibilità di sviluppo economico e sociale. Non tutto è perduto, però, ascoltate la nostra chiacchierata con il direttore generale dell’azienda che ci fa capire bene la situazione semplicemente raccontando questa storia.
Mobilità elettrica in Italia: intervista a Giuseppe Buonaguro, direttore generale di Italiainmoto
Cos’è Italiainmoto?
Italiainmoto è un’azienda che nasce a Bergamo nel 2004, frutto dall’intuito di due fratelli, nati e cresciuti nel quartiere di Secondigliano, ha un know-how consolidato nella progettazione e produzione di veicoli elettrici. Italiainmoto è anche first mover della mobilità elettrica italiana, ad oggi resta l’unica realtà imprenditoriale autorizzata dal Ministero Dei Trasporti per la produzione esclusiva di veicoli elettrici.
Vanta anche partnership di calibro importante: Il Politecnico di Milano, l’Università Parthenope di Napoli, Athena – innovativo consorzio di aziende ad alto contenuto tecnologico. Nel 2006 ha progettato e prodotto i primi due scooter elettrici: ELETTRA ed EVO che nel corso degli anni si sono evoluti grazie ad upgrade.
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