Voci Sott’Acqua, il progetto di sensibilizzazione sulla Fibrosi Polmonare Idiopatica realizzato da Reverb si arricchisce con Mnemosyne, un’iniziativa artistica site-specific, prodotta da Effetto Larsen, che raccoglie le esperienze ed emozioni di pazienti, medici, infermieri, parenti, caregiver e operatori, con interviste mirate e, dopo una fase di rielaborazione, le propone al pubblico attraverso un’installazione artistica, vera e propria mappa nella quale vengono raccontate le storie, i ricordi e il percorso emotivo di chi è legato a questa patologia.
Nello spazio espositivo nel cuore del quartiere dei Navigli di Milano dedicato a design e creatività, sarà possibile essere accompagnati in questo viaggio, restituzione di un lavoro di ricerca e rielaborazione che ha richiesto un mese e mezzo di raccolta dati e preparazione.
Lo staff di Effetto Larsen accoglierà le persone presenti accompagnandole nel percorso realizzato attraverso foto, parole chiave, racconti, l’uso di Play Mobil e colori, un’installazione che invita il pubblico a osservare, percorrere e ascoltare le storie raccolte.
Come spiega Matteo Lanfranchi, direttore artistico di Reverb “Mnemosyne è un progetto sulle memorie emotive, una modalità di condividerle, di dare importanza ai sentimenti che ci accompagnano nelle nostre vite. Per questa sessione dedicata alla Fibrosi Polmonare Idiopatica abbiamo identificato i luoghi emotivamente significativi per alcune persone che convivono con questa malattia: pazienti, medici, caregiver, volontari, infermieri. Li abbiamo ascoltati e abbiamo composto una mappa di questi percorsi, trovando un modo di condividerli con i visitatori dell’installazione. Come per tutto il progetto Voci Sott’Acqua, anche qui si tratta di dar voce a chi fa fatica a far sentire la propria, di offrire nuove modalità per parlare di un argomento delicato, difficile e importante.”
Mnemosyne era per i Greci la personificazione della memoria, madre delle Muse: l‘Arte, in tutte le sue forme, nasce dal passato, o meglio da ciò che il passato lascia in noi. Da qui il nome del progetto site-specific basato sulle memorie emotive: un format elastico e modulare composto dall’intersezione tra la memoria individuale e la memoria dei luoghi, che si riuniscono per rielaborare il concetto di memoria collettiva.
Il progetto prevede la partecipazione del pubblico nel processo di creazione e fruizione: la prima fase consiste nella raccolta di testimonianze (in diverse forme) dei fruitori dei luoghi; la seconda nell’elaborazione delle mappe, e l’ultima culmina nella restituzione di quanto emerso attraverso un tour in cui la mappa creata funge da traccia per la riscoperta dei luoghi.
I luoghi vengono ri-mappati in base al vissuto emotivo di chi lo vive, identificando e collegando spazi attraverso le emozioni che hanno suscitato nelle persone, al fine di creare delle mappe che si configurano come un’interfaccia emotiva con lo spazio urbano.
Reverb, la start up milanese che utilizza l’esperienza artistica per sviluppare progetti comunicativi, continua a sperimentare modi innovativi di raccontare l’IPF nel progetto Voci Sott’Acqua, staccandosi dall’identificazione tra paziente e malattia, cercando un approccio più positivo per poter sensibilizzare su questa patologia rara e poco conosciuta, aiutare i pazienti nel sentirsi meno soli e nel fare rete, per trovare la forza necessaria per affrontare le difficoltà quotidiane.
Oltre a Mnemosyne, infatti, Voci Sott’Acqua raccoglie un reading teatrale Respirare sott’acqua, piccoli esercizi di sopravvivenza spirituale che è stato replicato nelle più importanti città italiane, un cortometraggio d’autore “IPF” realizzato dal regista Davide Gentile, le interviste e i ritratti fotografici dei i racconti dei pazienti, il sito con il blog dedicato ed i video illustrati sulla patologia.