L’Italia, attraverso l’ASI è, dopo gli Stati Uniti, la nazione con più strumenti su missioni che hanno osservato ed osservano i corpi del Sistema Solare. Con il lancio di BepiColombo, anche Mercurio sarà studiato grazie alla nostra capacità di realizzare ed usare strumenti innovativi. Un’eccellenza scientifica e tecnologica che è cresciuta, anche in forza di un rapporto pluridecennale con la NASA ed in particolare con il Jet Propulsion Laboratory.
Missioni spaziali: i riconoscimenti all’Italia
Questi grandi risultati sono stati conseguiti attraverso il lavoro lungo e costante e la competenza del personale che all’ASI lavora.
Il JPL ha voluto dare un riconoscimento per gli oltre 30 anni di traguardi comuni raggiunti al prof. Enrico Flamini, ex Chief Scientist dell’ASI, ma anche Program Manager della partnership per la Missione Cassini, responsabile della partecipazione congiunta a varie missioni e chiamato da NASA/JPL a dare il suo contributo di esperienza al Mars Program Exploration System Engineering Team quando fu necessario superare i problemi incontrati con le missioni fallite nel tra il 1998 e il 2000.
Nel corso di una breve cerimonia il Direttore del JPL, dr. Mike Watkins, ha consegnato a Flamini una targa commemorativa che sotto l’immagine di Saturno riporta: “in appreciation of your outstanding leadership and years of collaboration in exploring the Universe”.
Un apprezzamento personale certo, ma anche e soprattutto un’altra testimonianza dell’eccellenza dei rapporti con l’ASI e l’Italia.