A 8 mesi esatti dal lancio a Milano lo scorso ottobre, MiMoto, il primo servizio di scooter sharing elettrico e made in Italy, cresce e si conferma il mezzo più rapido, maneggevole, green ed economico per spostarsi in città.
Da questa primavera con 250 scooter ha aumentato la sua flotta di 2.5 volte rispetto ai 100 iniziali, dimostrando come una mobilità ancora più condivisa, diffusa ed ecosostenibile, fosse un’esigenza reale dei milanesi. A testimoniarlo la copertura dell’area operativa da parte degli utenti, la più estesa al momento tra gli scooter sharing, che è capillare in tutte le zone di servizio e in continua crescita in base alla domanda.
“Da tempo Milano ha nella mobilità sostenibile e in condivisione uno dei punti di forza che la rendono all’avanguardia e attrattiva”- dichiara Marco Granelli, assessore alla Mobilità e Ambiente del Comune di Milano – “Anche per il futuro puntiamo ad implementare questa forza ed è per questo che ci fa molto piacere che progetti come MiMoto, che tra l’altro ha il merito di promuovere l’uso dei veicoli elettrici, si affermino e ci affianchino in questo percorso fatto di buone pratiche, compatibilità ambientale e sviluppo sostenibile“.
I tre founders di MiMoto, Alessandro, Gianluca e Vittorio, hanno creato e implementato un servizio all’avanguardia con ottimi risultati, affrontando numerose sfide al fine di creare un ecosistema di sharing, promuovendo la cultura dell’elettrico e posizionandosi come principale player italiano.
Dal 14 ottobre 2017 si sono registrati al servizio 28.000 utenti arrivando ad una media di 3 corse per scooter al giorno durante i mesi invernali, fino a toccare le 4.5 durante i mesi primaverili. Grazie alla scelta lungimirante di utilizzare veicoli elettrici, MiMoto ha coniugato la necessità di sharing all’ecosostenibiltà e ha contribuito già a far risparmiare a Milano quasi 20.000 kg di CO2.
MiMoto ha sempre avuto come obiettivo principale quello di facilitare la vita dei milanesi e di tutti quelli che gravitano in città e così è stato, rilevando tra le fasce orarie di maggior utilizzo quella dalle 6 alle 8 e nel pomeriggio dalle 16 alle 19, segno che gli utenti di MiMoto lo ritengono il mezzo migliore per muoversi in città nelle ore di punta e per raggiungere il proprio luogo di lavoro e non solo.
La lunghezza media delle corse è elevata – 6.5 km – per una durata media in sella superiore ai 20 minuti, a dimostrazione che sulla lunga distanza lo scooter si conferma il mezzo più veloce per spostarsi nel traffico, soprattutto se è il più facile da usare e il più leggero tra quelli in circolazione con un peso di soli 80 kg. Per questo MiMoto è molto utilizzato dal pubblico femminile e 1 eRider su 4 è donna, sfatando il mito dello scooter sharing come servizio prevalentemente maschile.
L’utente medio MiMoto è giovane, il 60% ha meno di 34 anni e l’80% è sotto i 44 ed è tendenzialmente un libero professionista che fa della mobilità intelligente il suo punto di forza per lavorare in maniera innovativa e sempre connessa. Allo stesso tempo gli smartwoker non rinunciano al divertimento e anche nel weekend utilizzano MiMoto durante il pomeriggio, in particolare tra le 17 e 18. Da maggio inoltre MiMoto ha allargato la propria area operativa arrivando fino all’Idroscalo per il periodo estivo.
Sempre attento all’opinione degli utenti, grazie ai suggerimenti e a volte anche alle critiche dei propri eRiders, MiMoto ha rilasciato diversi aggiornamenti dell’applicazione, ma c’è sempre da migliorare e da imparare soprattutto quando si parla di guida sicura su un veicolo elettrico.
Infatti, grazie alla collaborazione con SNAG Milano – Sindacato Provinciale Autonomo Giornalai – MiMoto sarà presente dal 18 giugno in più di 20 edicole milanesi e nelle Edicole 2.0 per offrire, oltre a pacchetti promozionali, anche test ride e attività di guida sicura sugli scooter elettrici.
È noto che un motore elettrico è più silenzioso di uno endotermico, e bisogna tenerlo bene a mente quando si è alla guida ed è per questo che MiMoto ha un rumore artificiale per ovviare il più possibile a questa problematica; inoltre un veicolo elettrico non ha freno motore per cui è necessario lasciare l’acceleratore prima rispetto a un motore endotermico. Infine, l’autonomia della batteria dipende dallo stile e dalla velocità di guida che con MiMoto non supererà mai i 45 km orari, ossia il limite cittadino consentito.
Le caratteristiche di MiMoto sono semplici, ma altamente integrate: è ecosostenibile, facile da utilizzare, efficiente perché abbatte i tempi di viaggio ed economico con le tariffe più basse sul mercato – con 0,23 € al minuto e una tariffa oraria di 6,90€ (quindi mezz’ora gratis). Prezzo al minuto che diventa 0,02 € se si opta per la tariffa forfettaria giornaliera di 29,90 € – e tanti pacchetti e offerte anche pensate per gli studenti dei principali atenei milanesi che possono noleggiare gli scooter MIMoto con uno sconto del 27% per sempre.
“MiMoto per noi non è un lavoro, ma è una passione solo agli inizi. Non è una sfida facile, ma la stiamo portando avanti con tenacia e perseveranza, sicuri delle nostre scelte per dare ai nostri clienti un servizio basato sulle loro esigenze per soddisfare un fabbisogno fondamentale: la mobilità e ridare loro il proprio tempo.” – affermano i tre founders – “Scelte che ci stanno premiando in termini di brand awareness e di soddisfazioni da parte degli utenti che sempre di più ogni giorno scelgono MiMoto per i loro spostamenti quotidiani. Il format milanese è stato testato e ora siamo pronti a sbarcare in altre città”.
Confermata quindi la fiducia degli investitori che continuano a credere in MiMoto, la startup sta implementando vari step di espansione grazie anche ai partner che fin dall’inizio hanno appoggiato il progetto. MiMoto ringrazia sentitamente Università IULM per l’ospitalità e per essersi dimostrata ancora una volta università all’avanguardia e proiettata al futuro, disponibile a supportare iniziative giovani, Made in Italy e fautrice di una politica legata al rispetto dell’ambiente ed ecosostenibile.
Smart mobility con MiMoto non è semplicemente un modo di dire, ma è diventata uno stile di vita in un’ottica green, vantaggiosa e 100% made in Italy.