Per il quarto anno consecutivo l’Università di Napoli Federico II invita un poeta a risiedere in città per tenervi una serie d’incontri con gli studenti e i professori dell’Ateneo, con le scuole, con la cittadinanza, al fine di rilanciare l’ascolto e la lettura della poesia.
Il presupposto è che il poeta residente parla di poesia, ma anche parla “attraverso” la poesia: è la poesia che parla, è una cattedra simbolicamente occupata dalla poesia, dai suoi modi di comunicare e di provocare il senso del mondo.
Il poeta residente 2018 è Milo de Angelis, una delle più importanti voci della poesia contemporanea. Segnalatosi subito con la sua raccolta d’esordio (Somiglianze (Milano, Guanda, 1976; seconda edizione riveduta: ivi, 1990), de Angelis si è affermato nel panorama italiano ed europeo con le successive raccolte, fino alla recente pubblicazione dell’opera omnia nella celebre, “montaliana” collana de “I poeti dello specchio” della casa editrice Mondadori (Tutte le poesie. 1969-2015). Docente di scuola, traduttore dal latino e dal francese, esecutore formidabile dei suoi componimenti poetici, Milo de Angelis è un autore carismatico, che incarna le spinte più sublimi della lirica moderna, mostrandosi al tempo stesso capace di parlare del mondo quotidiano: la realtà urbana, la perdita, la dissipazione del tempo.
Il poeta residente 2018 attraverserà Napoli nelle più diverse realtà: al centro e in periferia, tra gli spazi della scienza e quelli della cultura umanistica, insieme agli specialisti, agli appassionati, i cittadini comuni.