Milleproroghe testo approvato dai due rami del Parlamento. Lo scorso 15 febbraio, al Senato, il decreto aveva incassato 88 voti favorevoli e 63 contrari. Una settimana dopo, alla Camera, i voti favorevoli sono stati 198 mentre i contrari 128. Vediamo i principali provvedimenti approvati nei diversi settori interessati.
Milleproroghe testo: cosa accadrà
Uno dei provvedimenti più attesi riguardo al decreto riguarda il settore balneare. Il decreto approvato stabilisce una proroga delle concessioni per un anno. Quanto ai diritti TV il provvedimento non comprende l’emendamento sul rinnovo automatico dei diritti televisivi per le competizioni sportive in scadenza nel 2024. Gli esercizi come bar e ristoranti potranno continuare ad avere dehors liberi, cioè senza pagare tasse, fino a fine anno. La misura, lo ricordiamo, era stata adottata per il contenimento del Covid. Scade il 31 marzo, invece, il termine per i Comuni per stabilire se non applicare lo stralcio di multe e tributi fino a mille euro.
Lavoro e Sanità
Le novità più importanti riguardano il lavoro. I contratti di somministrazione in scadenza il 2025 potranno avere una durata superiore ai 24 mesi, vale a dire che potranno essere prorogati. Il provvedimento appena approvato regola anche lo smart working. Stabilisce, infatti, che nel settore privato potrà essere riconosciuto ai lavoratori fragili e a coloro che hanno figli di età inferiore ai 14 anni. Nel settore pubblico, invece, potranno usufruirne solo i lavoratori fragili.
Parlando di lavoro passiamo direttamente al settore Sanità poiché il milleproroghe dà direttive per i medici all’inizio e alla fine della carriera lavorativa. I medici di famiglia e i pediatri di libera scelta potranno optare per lavorare fino a 72 anni. Al contempo il Servizio sanitario nazionale potrà, fino al 31 dicembre 2023, reclutare a tempo determinato laureati in medicina e chirurgia abilitati all’esercizio della professione medica e iscritti agli ordini professionali.
Lauree e professioni
I provvedimenti del milleproroghe riguardano anche le lauree e le professioni. Entro il 31 dicembre 2023, infatti, sarà possibile ancora svolgere in modalità semplificata gli esami di Stato per l’abilitazione all’esercizio delle professioni. Restano le semplificazioni anche per i tirocini professionalizzanti e curriculari.
Per quanto concerne i diplomi di laurea, è stato stabilito che l’ultima sessione delle prove finali per il conseguimento del titolo di studio per l’anno accademico 2021/2022 è fissata per il 15 giugno 2023.
In copertina foto di CANDICE CANDICE da Pixabay