Scende il gelo nei rapporto tra gli USA e lo Stato Vaticano. A confermare i momenti non rosei tra le due “fazioni” è il recente incontro avvenuto tra Mike Pompeo e il cardinale Parolin nel quale il segretario di stato americano ha voluto mettere in discussione l’accordo il Vaticano e la Cina.
Le critiche di Pompeo sull’accordo tra il Vaticano e la Cina
Giunto a Roma, Pompeo aveva subito criticato la mancanza di libertà religiosa in Cina, nel corso di un Simposio organizzato dall’ambasciata Usa presso la Santa Sede. Alla vigilia, il Vaticano aveva fatto sapere, tramite Vatican News, di voler rinnovare l’Accordo firmato con la Cina due anni fa sulle nomine dei vescovi “per un altro periodo di tempo”. Un accordo che Pompeo aveva aspramente messo in discussione con un articolo apparso il 18 settembre su First Things, rivista cattolica conservatrice di Oltreatlantico. Parole durissime contro lo Stato Vaticano e il Papa che hanno il sapore di propaganda elettorale? Le tempistiche, soprattutto legate alla recente nomina alla Corte Suprema della cattolica Amy Coney Barrett, conservatrice carismatica, sono più che sospette nonostante ciò l’amministrazione a stelle e strice e lo stesso Pompeo neghino categoricamente il sospetto.
Mossa plateale, per il ministro degli Esteri di Donald Trump, che la diplomazia vaticana ha rispedito al mittente. A margine del simposio, il cardinale Parolin ha sottolineato che da parte della Santa Sede c’è non già “irritazione”, ma “sorpresa sì” per l’articolo, “anche se conosciamo da molto tempo la posizione dell’amministrazione Trump e del segretario Pompeo in particolare su questo tema“.
L’incontro
“Nel corso dei colloqui di questa mattina tra il Segretario di Stato degli Stati Uniti d’America, Michael Richard Pompeo, e il Segretario di Stato di Sua Santità, Sua Eminenza il Cardinale Pietro Parolin, accompagnato da Sua Eccellenza Mons. Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati, le parti hanno presentato le rispettive posizioni riguardo i rapporti con la Repubblica Popolare Cinese, in un clima di rispetto, disteso e cordiale“. Così il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, rispondendo alle domande dei giornalisti. “Si è parlato, inoltre, di alcune zone di conflitto e di crisi, particolarmente il Caucaso, il Medio Oriente e il Mediterraneo Orientale. L’incontro è durato circa 45 minuti“.
Perché Papa Francesco non ha incontro Pompeo?
Domanda che un po’ tutti ci siamo fatti eppure la risposta è molto semplice e ribadita più volte dall’entourage stampa del Pontefice: il Papa non incontro personalità politiche durante i periodi di campagna elettorale in modo tale da non finire coinvolto direttamente in questioni spinose. “Trump non strumentalizzi il Papa per la sua campagna elettorale“, dice monsignor Gallagher ai giornalisti presenti subito dopo l’incontro tra Pompeo e il cardinale Parolin.