I rappresentanti della presidenza del Consiglio e del Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio su un progetto di direttiva sulla migrazione legale che stabilisce le condizioni di ingresso e di soggiorno per i cittadini di paesi terzi altamente qualificati che intendono vivere e lavorare nell’UE (direttiva “Carta blu”). Questo regime di ammissione a livello dell’Unione mira ad attrarre e trattenere lavoratori altamente qualificati, in particolare nei settori che risentono di una carenza di competenze.
Migrazione legale: quali norme
La trasformazione verde e digitale delle nostre economie avrà buon esito solo se avremo una forza lavoro con le competenze necessarie per guidarla. L’istruzione e la formazione lungo tutto l’arco della vita svolgeranno un ruolo fondamentale in questo senso, ma dobbiamo anche assicurarci di essere attrezzati per partecipare alla ricerca mondiale di talenti. Le norme rivedute sulla Carta blu UE prevedono un regime a livello dell’Unione che rende possibili condizioni migliori, una maggiore flessibilità e una mobilità semplificata, collocando saldamente l’UE tra le principali destinazioni per i lavoratori altamente qualificati.Eduardo Cabrita, ministro dell’Interno del Portogallo
Le nuove norme, che sostituiranno quelle esistenti, armonizzeranno ulteriormente le condizioni di ingresso e soggiorno per i lavoratori altamente qualificati e aumenteranno l’attrattiva della Carta blu UE, in particolare:
- stabilendo criteri di ammissione più inclusivi, anche riducendo la soglia di retribuzione per l’ingresso, consentendo soglie salariali minime per i neolaureati o le professioni che necessitano di lavoratori, riducendo a sei mesi la durata minima del contratto di lavoro ed estendendo l’ambito di applicazione per includere i lavoratori altamente specializzati del settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC)
- facilitando la mobilità all’interno dell’Unione, anche tramite la riduzione del periodo minimo di soggiorno nel primo Stato membro, semplificando e accelerando la procedura per esercitare il diritto alla mobilità e consentendo il cumulo dei periodi di soggiorno nell’ambito di regimi diversi per ottenere lo status di soggiornante di lungo periodo
- agevolando il ricongiungimento familiare e concedendo al coniuge o al partner del titolare di Carta blu un accesso senza restrizioni al mercato del lavoro
- semplificando le procedure per i datori di lavoro riconosciuti
- concedendo un livello molto elevato di accesso al mercato del lavoro, in particolare stabilendo che gli Stati membri possono permettere ai titolari di Carta blu UE di esercitare attività autonome o altre attività professionali sussidiarie, nonché offrendo protezione, soprattutto in caso di disoccupazione
- ampliando l’ambito di applicazione per includere i familiari non UE di cittadini dell’UE e i beneficiari di protezione internazionale
Gli Stati membri dell’UE potranno mantenere i regimi nazionali destinati ai lavoratori altamente qualificati parallelamente al sistema della Carta blu UE. Le nuove norme introdurranno comunque una serie di disposizioni volte a garantire parità di condizioni in modo che i titolari della Carta blu UE e le loro famiglie non siano svantaggiati rispetto ai titolari di permessi nazionali.