L’UE sta aumentando la portata dei suoi finanziamenti per misure nei settori della migrazione, della gestione delle frontiere e della sicurezza, in modo da affrontare le crescenti sfide in questi settori.
Gli ambasciatori presso l’UE hanno sostenuto oggi gli accordi provvisori raggiunti tra la presidenza del Consiglio e il Parlamento europeo sui principali elementi politici di tre proposte settoriali per il finanziamento delle politiche in materia di affari interni, nel contesto del quadro finanziario pluriennale (QFP) 2021-2027.
Le discussioni tra la Presidenza del Consiglio e il Parlamento europeo proseguiranno ora a livello tecnico sui restanti aspetti. Una volta concordati, i testi dovranno essere adottati da entrambe le Istituzioni.
Migrazione, frontiere e sicurezza
Questo fondo doterà l’UE degli strumenti necessari per rispondere alle sfide migratorie in evoluzione, sia all’interno dell’UE che in cooperazione con altri paesi. Essa fissa quattro obiettivi specifici: la politica di asilo, la migrazione e l’integrazione giuridica, la migrazione irregolare e i rimpatri, la solidarietà e la condivisione delle responsabilità tra gli Stati membri. Le percentuali minime dei fondi sono legate ad alcuni degli obiettivi, con un minimo del 15% assegnato a ciascuno degli obiettivi in materia di asilo e migrazione legale nei programmi degli Stati membri e del 20% delle risorse destinate all’obiettivo di solidarietà nello strumento tematico. Il 5% dello strumento tematico si rivolgerà agli enti locali e regionali per assisterli nell’integrazione dei cittadini di paesi terzi.
Nell’ambito dell’obiettivo di solidarietà, il fondo aumenterà gli incentivi per i trasferimenti di richiedenti e beneficiari di protezione internazionale tra Stati membri. Proseguiranno anche gli incentivi per l’ammissione di persone attraverso il reinsediamento e l’ammissione umanitaria.
Il fondo asilo e migrazione copre anche le azioni all’interno o in relazione ai paesi terzi, pur riconoscendo il ruolo di altri fondi dell’UE destinati ad affrontare l’azione esterna.
Strumento di sostegno finanziario alla gestione delle frontiere e ai visti
Il testo concordato riflette i recenti sviluppi, quali l’espansione della guardia di frontiera e costiera europea, la modernizzazione della politica comune in materia di visti e lo sviluppo e l’interoperabilità di sistemi informatici su larga scala (compreso il sistema europeo di informazione e autorizzazione ai viaggi e il sistema di uscita dall’ingresso).
Nell’ambito del nuovo strumento, almeno il 10% dei programmi degli Stati membri sarà destinato alla politica dei visti, mentre la percentuale massima per il sostegno operativo nei programmi è stata aumentata al 33% del finanziamento. I tassi di cofinanziamento delle azioni prioritarie, come le misure volte a migliorare l’interoperabilità dei sistemi informatici, sono stati aumentati.
Le nuove disposizioni migliorano inoltre la semplificazione, la flessibilità, il rapporto costo/efficacia e la cooperazione e il coordinamento tra le autorità nazionali. Le attività acquistate con un contributo finanziario da questo strumento saranno utilizzate anche in altri settori, tra cui le dogane, le operazioni marittime o per raggiungere gli obiettivi degli altri due fondi per gli affari interni.
Fondo per la sicurezza interna
Il Fondo si basa su quello attuale e lo adatta ai nuovi sviluppi, come la necessità di intensificare la lotta contro il terrorismo, la criminalità grave e organizzata e la criminalità informatica. Sosterrà misure volte a migliorare lo scambio di informazioni, a intensificare la cooperazione transfrontaliera, comprese le operazioni congiunte sul terrorismo e la criminalità organizzata, e a rafforzare le capacità di prevenzione e lotta contro la criminalità.
I finanziamenti per l’acquisto di attrezzature sono stati aumentati nei programmi degli Stati membri fino a un massimo del 35%, mentre quello per il sostegno operativo è stato portato a un massimo del 20%. Le agenzie decentrate saranno eccezionalmente ammissibili al finanziamento quando assisteranno nell’attuazione delle azioni dell’UE di loro competenza e tali azioni non sono coperte dal contributo dell’UE al loro bilancio attraverso il bilancio annuale.