Nonostante si sia registrato un calo degli sbarchi di migranti sulle coste europee nel corso dell’ultimo triennio, si continua a morire in mare. In particolare la rotta migratoria più pericolosa è quella del Mediterraneo Centrale, che dall’Africa porta in Italia e a Malta. Con oltre 23mila migranti sbarcati dal 1° gennaio al 28 settembre di quest’anno inoltre l’Italia torna a essere il principale paese del Mediterraneo in cui approdano i migranti che tentano di raggiungere l’Europa, mentre sono 19mila gli arrivi in Spagna, 12mila in Grecia e 2mila a Malta. Se in numero assoluto complessivamente nel Mediterraneo negli ultimi anni sono diminuiti gli sbarchi e il numero di morti e dispersi, tuttavia il tasso di mortalità dei migranti resta elevato.
Mortalità dei migranti nel Mediterraneo: i numeri
Il numero di migranti morti e dispersi nel tentativo di raggiungere l’Europa attraverso il Mediterraneo ha raggiunto il picco nel 2016, anno in cui furono oltre 5mila; 3mila nel 2017 e oltre 2mila nel 2018 (dati IOM). Nel 2019 si sono rilevati 1885 morti e dispersi in mare, mentre dal 1° gennaio di quest’anno se ne contano più di 650, di cui oltre il 70% ha perso la vita attraversando il mare dal Nord Africa verso Italia e Malta.
Se il bilancio annuale di vittime e dispersi è diminuito negli ultimi anni, tuttavia come evidenzia OIM in una recente pubblicazione il “tasso di mortalità dei migranti” rimane elevato e i rischi che i migranti devono affrontare durante i loro viaggi sono aumentati. Il documento OIM analizza come il modo in cui viene definita la popolazione a rischio di morte nel Mediterraneo Centrale può fare una differenza significativa nel calcolo del tasso di mortalità. Ad esempio, se la popolazione a rischio viene definita come il numero totale di persone che sono arrivate in Italia e a Malta, nonché quelle intercettate in mare dalla Libia e dalla Tunisia e le vittime registrate in mare, il calcolo del tasso di mortalità mostra che nel 2019, per ogni 21 persone che hanno tentato la traversata del Mediterraneo centrale, una persona è morta (4,78%). Tuttavia, se per calcolare la popolazione a rischio invece si tiene conto solo del numero di persone che arrivano in Italia e a Malta e il numero dei morti registrati, allora il tasso di mortalità è stato di un morto ogni 13 persone che attraversano l’Europa attraverso il Mediterraneo centrale (7,82%).