L’inquinamento da materiali polimerici è un problema conosciuto da tempo, ma solo negli ultimi anni ha suscitato una grande attenzione mediatica. Gli effetti macroscopici dell’accumulo di rifiuti negli oceani e nell’ambiente in generale sono evidenti e facili da individuare.
Vi sono però inquinanti polimerici di dimensioni molto piccole definiti come nano-plastiche e micro-plastiche che sono invece molto difficili da rilevare, misurare e caratterizzare. Essi provengono sia da prodotti di consumo contenenti plastica micrometrica (micro-plastiche primarie) oppure dal deterioramento di inquinanti macroscopici (micro-plastiche secondarie).
La presenza, quantificazione e caratterizzazione di questi materiali spesso devono essere determinate in matrici complesse quali acqua, suolo, matrici biologiche (ad esempio alimenti, pesci, frutti di mare), rendendo i metodi analitici tradizionali per la ricerca di nano-materiali non completamente efficaci.
Il laboratorio di Nanobiotecnologie del Centro Comunque di Ricerca della Commissione Europea con sede a Ispra (VA) sta sviluppando nuove metodologie sperimentali per la ricerca, quantificazione ed identificazione di nano-plastiche e micro-plastiche in matrici complesse.
Nel corso del seminario saranno illustrate le principali tecniche di caratterizzazione del nostro laboratorio, i metodi ‘tradizionali’ per la rilevazione di micro-plastiche e nuovi metodi analitici per la rilevazione di nano-plastiche.
Il laboratorio di Nanobiotecnologie è stato di recente aperto a nuove collaborazioni internazionali con il progetto ‘Open Lab’ che permette a molti ricercatori appartenenti a diversi enti di svolgere esperimenti di loro interesse utilizzando le nostre strutture e le nostre conoscenze nel campo delle nano-biotecnologie.