Un giorno di ordinaria follia. No, non stiamo parlando del film con protagonista Micheal Douglas del 1993 ma della maxi rissa che in Messico ha fermato il massimo campionato di calcio.
Calcio, la maxi rissa nel campionato di Serie A in Messico: cos’è successo?
Nona giornata della massima serie messicana, i padroni di casa del Queretaro ospitano i campioni nazionali in carica dell’Atlas Guadalajara. Siamo intorno all’ora di gioco, sul punteggio di 0 a 1 in favore degli ospiti, quando sugli spalti iniziano a scaldarsi gli animi tra le due tifoserie. La situazione precipita in pochissimo tempo a causa di episodi di violenza con aggressioni mirate a colpi di bastoni, sedie e armi da taglio.
Le autorità presenti sul campo di gioco prendono la decisione di aprire i cancelli che separano il campo dalle gradinate per permettere alle famiglie di mettersi al sicuro dai disordini. Una decisione che sortisce in parte un esito positivo visto che oltre alle famiglie, in campo, scendono anche i tifosi che prima erano impegnati negli scontri violenti.
La situazione in campo
In campo, capita la situazione, l’arbitro ha prontamente sospeso il match mentre i giocatori dell’Atlas sono fuggiti rapidamente negli spogliatoi così come alcuni della squadra di casa. Altri, tra cui il portiere uruguaiano Washington Aguerre, sono rimasti vicino alla panchina cercando di calmare i tifosi che hanno anche vandalizzato la postazione Var.
Notizie false e dichiarazioni
In breve tempo il “fattaccio” viene condiviso nel mondo ed inizia una, purtroppo, classica girandola di fake news come ad esempio il fatto che durante gli scontri siano morte ben 17 persone. La tragica notizia è stata prontamente smentita dalla Protezione civile dello Stato di Queretaro:
“Finora non ci sono notizie di morti, 22 persone sono rimaste ferite, nove delle quali portate in ospedale e di queste due sono critiche”
Il presidente della Liga MX, Mike Arriola, tramite un Tweet ha fatto sapere che le gare del 6 Marzo erano state sospese e che i responsabili di questo episodio saranno severamente puniti: