Sembrava un rinnovo senza problemi ed invece tutto è stato ribaltato. L’addio tra le lacrime di Messi al Barcellona ci fa scoprire la regola del salary cup istituita dalla Liga e di come abbia frenato la squadra blaugrana.
Messi, l’addio (tra le lacrime) al Barcellona
Un anno fa il divorzio tra Messi e il Barcellona era cosa scontata. Alla pulce mancava un anno alla scadenza del contratto e lui dopo le furiose litigate con l’ex presidente del Barcellona, Bartomeu, non ne voleva più sapere. L’arrivo alla presidenza di Laporta aveva incredibilmente rovesciato la situazione con Messi che è rimasto per un altro anno in Catalunia con tante riunioni per discutere del rinnovo.
Una situazione che sembrava risolversi nel migliore dei modi ma ecco il colpo di scena. Nella giornata di sabato arriva il comunicato che nessun tifoso del Barcellona voleva vedere “Messi non rimarrà al FC Barcelona”. Un fulmine a ciel sereno:
“Sebbene sia stato raggiunto un accordo tra FC Barcelona e Leo Messi e con la chiara intenzione di entrambe le parti di firmare oggi un nuovo contratto, non sarà possibile formalizzare il tutto a causa di ostacoli economici e strutturali (regolamento del campionato spagnolo). Di fronte a questa situazione, Lionel Messi non rimarrà legato all’FC Barcelona. Entrambe le parti sono profondamente dispiaciute che alla fine i desideri sia del giocatore che del club non possano essere esauditi. Il Barça ringrazia Messi per il suo contributo e gli augura il meglio nella sua vita personale e professionale”
Il comunicato ufficiale emesso dalla FC Barcellona
La conferenza stampa della Pulce
Domenica 8 Agosto per la storia del calcio rimarrà una data storica visto che dopo 21 anni Messi ha lasciato il Barcellona definitivamente. Una lunga conferenza stampa quella del campione argentino che sin da subito ha voluto chiarire come l’accordo tra lui e il presidente Laporta fosse stato raggiunto:
“Era tutto fatto. Tutto il possibile è stato fatto, da parte del club, da parte del presidente. Avevo anche accettato la riduzione del mio stipendio del 50%, ma non bastava. Non abbiamo potuto per i limiti della Liga”
Lacrime, emozioni ma anche qualche parola sul futuro che lo vuole sempre più vicino a Parigi, al quel PSG pieno di stelle ma anche di vecchi amici come Neymar o di vecchi “nemici” come quel Sergio Ramos che per 20 anni ha affrontato da avversario nei vari clasicos contro il Real Madrid:
“È una possibilità, ma al momento non ho accordi con nessuno. Diversi club sono interessati, ma al momento nulla è chiuso. Chiaramente ne stiamo parlando. La foto con i calciatori del Psg? Mi dicevano ‘vieni a Parigi, vieni a Parigi’, ma è solo una coincidenza che sia stata scattata con loro a Ibiza in una settimana molto particolare”
Il Salary Cap della Liga Spagnola
La domanda ora sorge spontanea: cos’è questo salary cap che ha bloccato il rinnovo di Leo Messi al Barcellona? Parliamo di un vero e proprio “tetto salariale” o per meglio farci capire “limite di costo della rosa sportiva”. Ogni club della massima divisione spagnola deve proporre e giustificare un limite di spesa che deve rispettare il budget a disposizione. Questa dichiarazione da parte di ogni club deve essere poi convalidata dall’Autorità competente in seno alla Liga.