Merito scolastico: a Padova si premiano con 100 euro studenti con media del 9 ed inevitabilmente scoppia una polemica di quelle destinate ad incendiarsi mano mano che passa il tempo.
A dire il vero è da un bel po’ e molto prima che l’attuale governo s’inventasse il nome nuovo per quello che era il ministero dell’istruzione (una volta pubblica e oggi non più) che nella scuola italiana si devono registrare una serie d’iniziative che, a volerle definire per bene, s’incontrano non poche difficoltà.
«È un fatto grave che si inserisce in maniera del tutto scomposta nel quarto a tinte fosche che dipingono da mesi esperti e organi di stampa. Un quadro fatto di angosce da prestazione nei luoghi di istruzione, assenza completa di strumenti di supporto e prevenzione sul benessere psicologico e sempre più spesso studenti che si tolgono la vita letteralmente schiacciati da un sistema che pretende la competizione a tutti i costi e in questo caso al costo di 100 euro con col tuo compagno di banco, nelle scuole come nelle università».
Rete degli Studenti Medi
Merito scolastico?
Merito scolastico? Tant’è, comunque, il concetto di ‘merito’ sembra essere il nuovo eldorado per chi governa l’istituzione scolastica a monte ed a valle nel Paese. Sembra che ogni Istituto cerchi il coup de théâtre. Quel quid che permetta loro di scalare punti nell’ideale classifica delle preferenze delle famiglie quando scelgono che scuola far frequentare ai loro pargoli.
«L’obiettivo della Scuola Pubblica dovrebbe essere quello di pensare a chi rimane indietro, di rimuovere gli ostacoli per chi è privo di mezzi, parafrasando la Costituzione, non premiare ed osannare chi eccelle».
Rete degli Studenti Medi
Prese di posizione chiare e nette. Il rifiuto di considerare come ineluttabile la prevalenza del concetto asfittico della scuola come sola preparazione al mondo del lavoro. L’inserimento di questa competitività esagitata compromette ancora di più l’equilibrio di questi ragazzi?