(Adnkronos) – “Prendo atto che le cose sono cambiate”. Fratelli d’Italia ha invitato Elly Schlein, segretaria del Pd, a Atreju, la kermesse del partito di Giorgia Meloni. La leader dem ha declinato l’invito. “Atreju è una festa aperta per antonomasia, è stata la prima festa a immaginare confronti anche con leader molto diversi tra loro”, dice Meloni da Zagabria.
“C’era un tempo molto lontano da oggi, anche in un altro clima, in cui Fausto Bertinotti non aveva timore a dialogare – pur dall’orgoglio della diversità delle proprie posizioni – con qualcuno che era molto distante da lui, prendo atto che le cose sono cambiate”, aggiunge la presidente del Consiglio. “Non so come interpretare” la decisione della leader dem, prosegue la presidente di Fratelli d’Italia, “io mi sono sempre presentata quando sono stata invitata e sono stata quella che ha aperto agli inviti ai leader della sinistra quando ero presidente di Azione giovani”.
“I leader che hanno partecipato ad Atreju nel corso di questi oltre 25 anni sono stati tutti, ricordo diversi capi di governo della sinistra, dall’attuale commissario europeo (Paolo Gentiloni, ndr) a Enrico Letta. Sarebbe una delle pochissime volte in cui qualcuno dice di no, ma non mi sento di giudicarla. La manifestazione si svolge lo stesso, supereremo”, afferma Meloni. “Atreju? Dobbiamo vederci in Parlamento.
Li aspettiamo lì, siamo davanti a un governo che calpesta le prerogative delle opposizioni, e quindi intanto li aspettiamo lì”, ha detto ieri Schlein a Piazzapulita su La7. “A me sembra che la difficoltà di confronto ce l’ha Meloni che fugge da mesi sul salario minimo e ora sull’accordo con l’Albania” su cui “non pensino di cavarsela con una comunicazione.
Questo non è un momento in cui vedersi a feste di partito ma in Parlamento”. E comunque, ha scherzato, “non avrei nulla di nero da mettermi”. Schlein ricorda anche che a suoi appelli al confronto fatti alla premier Meloni, non ha ricevuto risposta: “Sulla violenza di genere le ho chiesto di lavorare mettendo da parte la dialettica maggioranza opposizione”.
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