Uno stile rock molto accattivante, che sperimenta e si libera in sonorità elettroniche molto suggestive, sono il marchio di fabbrica di questa giovane band napoletana
Il viaggio nell’esplorazione di quel mondo musicale sommerso e spesso poco conosciuto, ma tanto ricco di vitalità ed energia, delle giovani band Campane continua e ci porta nell’hinterland napoletano a scoprire i Cybersadic; gruppo fondato da Alessandro Amoretti (voce e chitarra del gruppo) e Luigi Ugolini (macchine). Uno stile rock molto accattivante, che sperimenta e si libera in sonorità elettroniche molto suggestive, sono il marchio di fabbrica di questa giovane band napoletana. Il gruppo grazie a questa sua vitalità ed energia è riuscito a entrare nei finalisti campani di “Italia Wave 2010†, oltre che condividere palchi con gruppi musicali quali: Almamegretta, Marta sui tubi (ineedfestival 2009) e Baustelle (meeting del mare 2010). I Cybersadik, inoltre, si sono esibiti e si esibiscono in molte località Campane ed hanno un seguito di fan che li segue anche da facebook. Per la nostra rubrica abbiamo intervistato la voce del gruppo:
Quali sono gli altri membri dei Cybersadic?
Attualmente la band è composta oltre che da me(voce e chitarra) e Luigi Ugolini(macchine) e da Ciro Leale (basso).Â
Qual è il genere musicale che vi descrive meglio?
Definire in un genere lo stile cui ci si dedica è difficile, ma per capirci definisco il nostro stile elettronica sperimentale.
Su cosa state lavorando attualmente?
Attualmente siamo in studio per la realizzazione del nostro primo album che vedrà la luce nei prossimi mesi, in estate abbiamo avuto contatti con un’etichetta indipendente, ma non abbiamo ritenuto opportuno collaborare con loro per via di richieste economiche non soddisfacenti. Siamo per l’auto-produzione e per le “creative commonsâ€, dicendo quindi no allo sfruttamento di pseudo-etichette e soprattutto della “SIAE†Cybersadic pratica e diffonde un consumo libero e cosciente del piacere, combatte ogni organo propenso a monopolizzare qualsivoglia forma di cultura.
Qual è il pezzo cui siete più legati?
Sicuramente la danse sadique è il pezzo più ballato dal vivo, e quello più richiesto dalla gente che ci segue. Possiamo anticipare che sarà presente in una nuova versione ancora più potente nel nostro cd dopo quella che abbiamo pubblicato l’anno scorso.
Il vostro rapporto con le nuove tecnologie ed internet?
Essendo un gruppo che cerca l’innovazione, non possiamo certo disdegnare le nuove tecnologie e internet che ci aiuta a prendere contatti più immediati con locali e giornalisti del settore e soprattutto, dato che il gruppo è diviso tra Napoli e Torino, ci permettere di comporre brani e di interagire, in maniera quasi diretta, tra di noi; ma bisogna precisare che questo è anche uno strumento molto pericoloso come la “TVâ€, che noi definiamo una “droga alla massa”. I nostri fan ci seguono sulla nostra pagina “FBâ€, che è possibile raggiungere facilmente su “facebook†digitando Cybersadic, inoltre, abbiamo un blog su “myspace†– www.myspace.com/cybersadix – dove si può ascoltare alcuni nostri brani, e si può essere aggiornati sugli spettacoli e su tutto quello che facciamo.
Quel è il vostro sogno nel cassetto?
Avere un sogno nel cassetto è, secondo noi, come porre un limite alla propria creazione artistica, non per questo non abbiamo sogni, smettere di sognare equivale a smettere di vivere, però essendo superstiziosi i nostri sogni li teniamo per noi ci dispiace.
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Alessandro Cavaliere