Dopo Fiat e Campari, un’altra azienda italiana emigra all’estero. Mediaset ha, infatti, approvato il trasferimento della sua sede legale dall’Italia all’Olanda. Una decisione presa da tempo ma messa in atto solo ora per dare, secondo le parole del suo presidente, Fedele Confalonieri, un respiro più ampio a un’azienda sovranazionale.
Il trasferimento in Olanda della sede legale di Mediaset
Il passaggio della sede legale ad Amsterdam, nei Paesi Bassi, era un progetto accarezzato da tempo dai vertici Mediaset ma prima di vederlo realizzato ha dovuto superare le ostilità degli investitori di Vivendi che avevano posto il loro veto. Dopo cinque anni di battaglie legali, tra le due aziende è stato raggiunto un accordo che vede la francese Vivendi (investitore anche in TIM) fuori dal capitale societario in cinque anni e l’accettazione di una tregua. Quella che ha permesso, appunto, all’azienda italiana di portare a compimento il progetto. I soci che, invece, non hanno appoggiato l’operazione potranno esercitare il diritto di recesso vedendosi riconosciuto un compenso di 2,18 euro ad azione.
La nuova società
La società che si andrà a creare avrà la forma di una “naamloze vennootschap” che, nel diritto societario olandese corrisponde a una nostra società di capitali. La sede legale sarà fissata ad Amsterdam mentre quella fiscale resterà in Italia. In Italia resteranno anche l’amministrazione centrale e tutte le attività così come ha tenuto a illustrare Fedele Confalonieri riconfermato nella sua carica di presidente insieme a Pier Silvio Berlusconi riconfermato Amministratore delegato. Il presidente di Mediaset ha poi tenuto a ribadire che la società continuerà a pagare le tasse nel nostro Paese. Mediaset continuerà anche a essere quotata nella Borsa italiana.
Perché l’Olanda
L’ordinamento giuridico olandese, secondo il comunicato reso noto dalla stessa Mediaset, è molto apprezzato a livello internazionale e garantisce “ampie tutele agli investitori”. Attirare nuovi capitali è un elemento importante per un’azienda che intende avviare un processo di internazionalizzazione necessario per aumentare la competitività con piattaforme come Netflix, Disney+ e Amazon Video. “Il mercato europeo dei media – ha dichiarato Confalonieri – è diventato un’arena per pesi massimi: l’aumento della scala a livello europeo è inevitabile per gli operatori locali di free tv, che sono rimasti gli unici nel mercato a non avere un approccio sovranazionale“. E’ questo per Mediaset il significato di un’operazione come il trasferimento in Olanda della sua sede legale ma che significato ha per l’Italia? Quello di dimostrarsi ancora una volta un Paese poco attraente per gli imprenditori con prospettive sempre meno rosee. Se un’azienda come Fininvest dovrà continuare a pagare le tasse nel suo Paese d’origine non vuol dire che sarà lo stesso per le aziende che acquisirà in questa nuova fase d’espansione.
In copertina foto di FiatLUX