Mobilità, un concetto che per molti è semplice. Garantita e tutelata ma non per tutti. Soprattutto per chi ha una disabilità permanente o temporanea, spesso, è molto difficile trovare il mezzo di trasposto adatto per potersi muovere. Ne parliamo con Mbility.
Spostarsi, ancora troppo difficile
In Italia le persone con disabilità (ovvero che soffrono a causa di problemi di salute, di gravi limitazioni che impediscono loro di svolgere attività abituali) sono 3,1 milioni, pari al 5,2% dell’intera popolazione di cui 1,5 milioni anziani non autosufficienti, un numero, quest’ultimo, destinato a raddoppiare entro il 2030 (fonte Istat 2019). Inoltre, circa 800.000 persone ogni anno si infortunano con gravi conseguenze che limitano la mobilità temporaneamente o permanentemente.
L’Osservatorio nazionale sulla condizione delle disabilità, (nell’audizione presso la presidenza del Consiglio dei ministri del 24 marzo 2021) segnala che la capacità di spostarsi liberamente è molto limitata tra le persone con disabilità. I dati sulla mobilità, relativi al 2019, mostrano che solo il 14,4% delle persone con disabilità si sposta con mezzi pubblici urbani.
Quattro chiacchere con Marco Amico, CEO e Co-founder di Mbility
Parliamo del tema della mobilità per le persone con disabilità con chi se ne vuole occupare in prima persona: Mbility. Cos’è? Come funziona? Quali sono i suoi obiettivi? L’abbiamo chiesto a Marco Amico, CEO e Co-founder di Mbility:
Partiamo con una “presentazione”: cos’è Mbility?
Mbility è una startup innovativa fondata nel 2020, premiata e finanziata dal Comune di Milano, che ha sviluppato una piattaforma digitale per la mobilità di persone con difficoltà motorie, che permette l’incontro tra gli utenti con disabilità permanente o temporanea (domanda) e tutte le società di trasporti speciali (offerta) creando un ecosistema virtuoso che genera benefici in un segmento di clientela generalmente trascurato.
Come funziona?
Mbility rappresenta il punto di incontro tra la domanda di trasporti professionali da parte degli utenti con disabilità e le società attrezzate per il trasporto di carrozzine con personale qualificato. La startup è già attiva su Milano e Hinterland grazie al supporto del Comune di Milano (che ha premiato e finanziato l’iniziativa) e a una serie di collaborazioni con trasportatori locali.
Come nasce Mbility?
Ci siamo accorti che molte aziende di trasporto per persone con difficoltà motorie non riescono a impiegare al meglio le loro flotte. C’è una grande frammentazione nell’offerta di servizi di trasporto attrezzati e una scarsa o assente digitalizzazione dei gestori di questi servizi. Collaborando con Mbility queste realtà hanno la possibilità di lavorare di più, mentre noi facciamo conoscere più velocemente la piattaforma
La vostra app come si struttura? Cosa deve fare l’utente?
All’interno della piattaforma c’è una dashboard per le aziende di trasporto che offre vantaggi come la geo-localizzazione dei veicoli e una completa digitalizzazione del flusso di lavoro. Grazie a Mbility i gestori possono risparmiare sui costi di esercizio e di back-office. Ma Mbility ha anche un’interfaccia B2B che offre agli operatori turistici, alle associazioni e alle aziende di ogni tipo la possibilità di prenotare servizi di trasporto per dipendenti, utenti e clienti con ridotta capacità motoria
In quanti usano Mbility?
Al 31 dicembre 2021 in soli due mesi di attività, Mbility ha totalizzato oltre 100 download dell’app utente e realizzato 563 corse, per un costo medio a corsa pari a 37 euro. Per il 2022 il fatturato transato previsto è di circa 150mila euro. Dopo Milano, stiamo pianificando di estendere il servizio a Roma, Torino e Genova, ma il modello di business è pensato per essere portato in qualsiasi territorio urbano.