Un David postumo per uno degli sceneggiatori tra i più amati del cinema italiano, Mattia Torre vince nella categoria miglior sceneggiatura originale con «Figli» ai 66esimi David di Donatello. Il regista e sceneggiatore è scomparso dopo una lunga malattia a 49 anni e la figlia di 12 anni Emma ha ritirato il premio per il padre.
Mattia Torre vince il David di Donatello con il film “Figli”
Il regista e sceneggiatore italiano è stato premiato per il suo lavoro alla scrittura del film “Figli”. Uscito nel 2020, la pellicola nasce a partire dal suo monologo «I figli invecchiano» e ha per protagonisti Valerio Mastandrea e Paola Cortellesi, alle prese con l’arrivo inaspettato del secondo figlio. Morto prima di poter iniziare le riprese, Torre ha affidato la lavorazione del film al regista Giuseppe Bonito, già aiuto regista in «Boris», serie cult per cui Torre – uno degli sceneggiatori insieme a Luca Vendruscolo e Giacomo Ciarrapico – è apprezzato e conosciuto.
Chi era Mattia Torre?
Nato nel 1972, lo sceneggiatore nelle sue produzioni artistiche si è sempre diviso tra televisione, cinema e teatro. Si è formato nell’ambiente teatrale capitolino, dove ha conosciuto il regista e sceneggiatore Giacomo Ciarrapico. Insieme a lui, nei primi anni novanta, è stato autore di lavori teatrali come L’ufficio, Io non c’entro, Tutto a posto e Piccole anime. Dal 2007 al 2010, con Luca Vendruscolo e Giacomo Ciarrapico, ha scritto la serie TV Boris e, in seguito, sempre con Vendruscolo e Ciarrapico, ha scritto e diretto il lungometraggio omonimo tratto dalla serie, distribuito poi al cinema nel 2011. Nel 2016 è stato autore della serie TV Dov’è Mario? insieme con Corrado Guzzanti.
La lunga lotta contro il tumore
Il 6 gennaio 2018 è stata pubblicata su RaiPlay la serie La linea verticale, basata sull’omonimo libro autobiografico nel quale Torre racconta la sua esperienza con un tumore come paziente dell’ospedale romano Regina Elena. Nonostante la lunga malattia, Mattia Torre morì all’età di 47 anni. Il suo ultimo lavoro cinematografico, “Figli”, lascia al nostro paese la testimonianza di una carriera di grande successo.