Mattarella a fine mandato non si ricandida e nell’esternarlo non lascia adito a dubbi, lo aveva già fatto ma nel suo ultimo incontro nella scuola di Roma nei giorni scorsi è stato addirittura perentorio. Fra otto mesi, quando scadrà il suo mandato settennale al Quirinale non ha nessuna intenzione di ricandidarsi. Inutile tirarlo per la giacchetta, inveterato e bruttissimo costume tutto italiano, anela solo l’agognato riposo dopo un incarico lungo e faticoso per le vicende che ha dovuto governare.
Sergio Mattarella è politico di razza e di lungo corso soprattutto; la sua militanza politica risale ai tempi della DC in quella Sicilia che vide cadere, fra le sue braccia, il fratello Piersanti sotto i colpi impietosi della mafia allora Presidente della Regione mentre si apprestata a sbarrare le porte del palazzo alla malavita con la sua azione di riforma a tutto tondo.
Non solo politico di lungo corso ma avvocato, accademico e fine giurista ha posto sempre la sua opera al servizio dello Stato e quando ha ricevuto il mandato a Presidente della Repubblica succedendo a Giorgio Napolitano con 665 voti ha visto convergere su di se i canonici due terzi del Parlamento in seduta comune come di prassi. Un’elezione tutt’altro che scontata ma che fu capace di mettere d’accordo le forze politiche proprio grazie alla caratura di altissimo livello della persona.
Una personalità ferma, decisa ma anche capace di mediare e farsi carico di responsabilità legate a contingenze difficili!
Il mandato
Quanto dura il mandato del Presidente della Repubblica in Italia è da tutti risaputo: sette anni. Inquesto periodo da Capo dello Stato ha conferito l’incarico a tre diversi presidenti del Consiglio: Paolo Gentiloni, Giuseppe Conte e attualmente a Mario Draghi. In un susseguirsi niente affatto scontato di un divenire della scena politica anche molto difficile da leggere. Ha,inoltre, nominato senatrice a vita Liliana Segre, e annche due giudici della Corte costituzionale: Francesco Viganò ed Emanuela Navarretta.
No alla ricandidatura
Non ci sarà lo stesso epilogo che ci fu per Giorgio Napolitano che si fece convincere ad accettare un secondo mandato, unico caso nella storia della Repubblica. Perché Mattarella è stato molto chiaro: in omaggio alla sua non più tenera età ha voglia di godersi il meritato riposo dopo questi sette anni che lo hanno visto in prima linea nonostante la figura del Presidente della Repubblica in Italia fosse sempre stata vista come incarico di prestigio ma non tale da influire nella vita politica del Paese.
In realtà, come più politologi vanno affermando, la figura del Capo dello Stato è andata vieppiù cambiando negli ultimi decenni soprattutto in corrispondenza della estrema litigiosità e spaccatura della politica italiana. Sergio Mattarella è stato una costante e un punto di riferimento per tutti da cui non poter prescindere ancora adesso a fine mandato.