Il 18 ottobre Amnesty International Italia lancerà una nuova campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi tramite sms solidale, con l’obiettivo di bandire i matrimoni precoci e forzati, incrementare l’attenzione dei governi nei paesi in cui è presente questa pratica per contrastarla, difendere e proteggere le bambine.
In Burkina Faso, il matrimonio forzato è un fenomeno estremamente diffuso, soprattutto nelle aree rurali. Alcune ragazze hanno raccontato ad Amnesty Intebrnational di essere state costrette a sposarsi a 11 anni. La differenza di età tra una ragazza e il suo futuro coniuge può essere enorme. In alcuni casi, la sposa può essere tra i 30 e i 50 anni in meno di suo marito.
In Burkina Faso il matrimonio forzato viene considerato un modo per consolidare le relazioni. In alcuni casi, la promessa di matrimonio viene acquisita già alla nascita o durante l’infanzia di una ragazza e spesso i genitori ricevono con grande anticipo la dote dal futuro marito o dalla famiglia. Il pagamento varia da regione a regione e dipende dal reddito; può consistere in denaro, nell’uso di terreni agricoli o in bestiame.
In Iran
Le donne in Iran sono soggette a diffuse e sistematiche discriminazioni nella legge e nella prassi. Sono in vigore disposizioni di legge in materia di status personale, che pongono le donne in una posizione subalterna rispetto agli uomini in materia di matrimonio, divorzio, custodia dei figli ed eredità. In questo quadro complessivo si inserisce il fenomeno dei matrimoni forzati.
In base al codice civile iraniano, l’età legale per il matrimonio per le ragazze è di 13 anni, ma possono essere date in sposa anche a un’età inferiore a una persona scelta dal padre o dal nonno paterno, se esiste il permesso di un tribunale.