Anno dopo anno cresce sempre di più il numero di ragazzi che decidono di non proseguire gli studi in Italia, ma di trasferirsi altrove per poter compiere studi mirati e conoscere una nuova lingua. La Miur ha registrato un aumento notevole dal 2015, che registra circa un tre virgola uno per cento, fino ad oggi e le mete scelte sono soprattutto europee. In particolare in molti si recano in Gran Bretagna, in Francia, in Spagna, in Germania, in Svizzera e, solo il ventisei percento, negli States. I motivi di questa scelta non facile, sia da un punto di vista emotivo sia per le spese cui si va incontro, sono vari: in primis la flessibilità dei corsi grazie cui ogni studente può scegliere man mano il proprio percorso studio specializzandosi così in ciò che davvero vuole fare, poi per arricchire il proprio curriculum con competenze straniere che sono maggiormente richieste in tutto il mondo e, infine, per crescere e staccarsi dalla famiglia.
Il problema principale è legato all’ambito economico, infatti le rette, che ovviamente variano a seconda dell’ateneo, non sono certo economiche. Ad esempio in Inghilterra è richiesto un versamento di circa novemila sterline per tre anni mentre negli USA, per un corso di studio di quattro anni, la cifra oscilla tra i venticinque mila e i quarantamila dollari. Diviene quindi difficile per i giovani intraprendere questo percorso poiché i costi non possono essere sostenuti da tutti e le borse di studio sono poche.
Proprio per questo all’inizio di settembre il Fondo europeo ha deciso di investire in un nuovo e interessante progetto volto ad aiutare attivamente i neolaureati che, pur avendo meriti accademici, non riescono a compiere dei master all’estero. L’Italia, in particolare l’Emilia Romagna, rientra nell’iniziativa e sono stati offerti duecento posti in trenta tre paesi che hanno aderito all’iniziativa culturale. La banca coinvolta è l’Emil Banca che può erogare fino a un massimo di diciottomila euro. Lo studente dovrà poi restituire la somma prestatagli fino all’anno dopo la conclusione del master. In questo modo avrebbe tempo sufficiente a trovare un impiego e guadagnare abbastanza da saldare il debito. Il progetto esiste già dal 2015 ma solo recentemente l’Italia ha aderito e l’Emila Romagna sarà solo la prima regione a farne parte.