Ci hanno protetto, infastidito, qualcuno ha provato a bruciarle anche se con scarso risultato, ne abbiamo viste di tutti i modelli e di tutti i colori, a norma e fuori norma. Sono le mascherine il cui obbligo di indossarle all’aperto, in Italia, sta per decadere. Le mascherine, nel bene e nel male, sono state il simbolo di questa pandemia ma è corretto parlare di loro al passato?
Le nuove regole
Da lunedì 28 giugno nelle regioni in zona bianca, in assenza di assembramenti, si potrà camminare in strada senza mascherina. Non si tratta, quindi, di un abbandono totale dei dispositivi di protezione ma solo di una deroga in determinate situazioni. Bisognerà continuare a indossare la mascherina nei seguenti casi:
- in coda: fuori a negozi, ristoranti, uffici, fermate degli autobus;
- a mercati e fiere anche se all’aperto;
- allo stadio al quale si potrà accedere esibendo il green pass;
- al bar e al ristorante se al chiuso. Si abbassa il dispositivo per consumare e lo si indossa per entrare, uscire, andare alla toilette e pagare il conto;
- uffici pubblici, negozi;
- mezzi di trasporto: negli aeroporti va usata fin dal check in.
Nei luoghi chiusi continueranno a essere in vigore le regole di distanziamento, mascherina e detersione delle mani in vigore da un anno e mezzo.
L’obbligo delle mascherine all’aperto in Italia
La cancellazione dell’obbligo di indossare le mascherine all’aperto è stata decisa dopo il parere favorevole del Cts fornito sulla base dei dati epidemiologici incoraggianti. La scorsa estate, dopo tre mesi di lockdown, ci era stata fatta la stessa concessione, salvo poi ripristinare l’obbligo in ottobre con l’arrivo della seconda ondata. Quest’anno, oltre al calo dei contagi, a rincuorare ci sono anche i dati sulle vaccinazioni che procedono abbastanza speditamente. Resta l’incognita delle varianti come la Delta che in Inghilterra, per esempio, nonostante sia stata raggiunta l’immunità di comunità, ha costretto a una nuova serrata. Le vacanze estive sono alle porte e il green pass, ormai pronto, ci consentirà di viaggiare anche all’estero.
Il simbolo della pandemia
Baluardo di sicurezza per gli scienziati, strumento di tortura della dittatura sanitaria per i negazionisti, la mascherina ha segnato, volente o nolente, questo anno e mezzo di pandemia. C’è chi nel suo uso ci ha visto una forte limitazione della libertà personale eppure questo comportamento virtuoso ci ha protetto lo scorso inverno anche dall’influenza stagionale e continua a proteggerci ancora ora che il vaccino non esclude la possibilità del contagio. Dire addio alla mascherina significa, da un punto di vista psicologico, lasciarci la pandemia alle spalle ma il virus, come ricordano gli esperti, è ancora in circolazione e per questo possiamo dirle solo arrivederci. Da lunedì, in tasca o in borsa, ci dovrà ancora essere posto per i dispositivi di sicurezza da utilizzare in caso di necessità.
In copertina foto di Julián Amé da Pixabay