Venerdì 22 febbraio alle 21.00, al Teatro delle Arti di Salerno, va in scena lo spettacolo «Masaniello – La rivoluzione in musical» diretto da Serena Stella su appunti di regia di Gaetano Stella. Con le scenografie della Bottega San Lazzaro e di Salvatore Acconciagioco e le coreografie di Pina Testa e Davide Raimondo, lo spettacolo è il quarto appuntamento della rinnovata rassegna di TeatroNovanta, «Te voglio bene assaje». La commedia musicale sulla rivoluzione di Masaniello vedrà la partecipazione di numerosi attori tra i quali Gaetano Stella, Elena Parmense, Serena Stella e, direttamente dalla soap opera “Un Posto al Sole”, Giuseppe Pisacane.
«Avimmo pazziato». È memorabile questa battuta che uno dei personaggi pronuncia nel corso della rappresentazione che racconta di un popolo oppresso dal potere dispotico che, volendosi ribellare all’imposizione di tasse, decide di ricorrere alla forza e alla violenza. Sarà proprio un “Masaniello” a capeggiare la rivolta, quest’ultima riprodotta con un brano musicale straordinario e coinvolgente. La rivolta, poi, sortirà i propri effetti. A fare da cornice, una coreografia di grande effetto. «Sul progetto, ho lavorato per un intero anno con il gruppo di giovani attori del Ridotto del Teatro delle Arti che saranno tutti sul palco a completare il cast di professionisti» commenta Serena Stella spiegando come «la storia di Masaniello che mettiamo in scena diventa una storia ‘universale’, senza folklorismi, senza ‘napoletanità’. Insomma, uno spettacolo pieno di atmosfere particolari e di intensità drammatica che, ci auguriamo, coinvolgerà il nostro pubblico dal punto di vista emotivo, sia per il racconto che per la spettacolarità».
Per il direttore organizzativo di TeatroNovanta, Alessandro Caiazza, «con Masaniello, continuiamo a seguire la linea di produzioni teatrali a chilometro zero». Dopo i tre sold-out registrati dall’inizio della rassegna di quest’anno, «il pubblico continua a darci consensi, seguendoci», sottolinea Caiazza che si dice «orgoglioso di dimostrare, ogni volta, che non c’è bisogno di andare lontano per cercare e trovare artisti bravi. Con noi, l’arte, la cultura e l’impresa culturale restano a Salerno per i salernitani».