È ufficiale: agli Shepperton Studios nella contea di Surrey (Regno Unito) sono iniziate le riprese di Mary Poppins Returns, il sequel del memorabile film del 1964 prodotto da Walt Disney con protagonisti Julie Andrews e Dick Van Dyke.
Come già anticipato da qualche mese, Emily Blunt interpreterà il personaggio nato dalla penna della scrittrice P. L. Travers (pseudonimo di Helen Lyndon Goff) e salito alle luci della ribalta grazie alla pellicola desiderata personalmente da Walt Disney e diretta da Robert Stevenson, regista di altri film entrati nell’immaginario collettivo infantile come Un maggiolino tutto matto, Pomi d’ottone e manici di scopa e Herbie il Maggiolino sempre più matto. Come dichiarato dal regista Rob Marshall, il film, in uscita nel 2018, non sarà un nuovo Mary Poppins: “P. L. Travers scrisse otto libri sul personaggio. Hanno lavorato sul primo e noi lavoriamo sugli altri, senza scalfire l’iconica genialità di Mary Poppins. Si tratta di un’estensione. Sono un fan sfegatato del primo film e sono molto amico di Julie Andrews e ho un rispetto assoluto per l’originale. C’è tutto questo materiale inedito – è stato un po’ l’Harry Potter dell’epoca – che non è mai stato sfruttato, a parte quell’avventura”. La stessa Andrews ha dichiarato il suo entusiasmo per la scelta di affidare il ruolo da protagonista alla Blunt. Come raccontato dalla (quasi) 33enne attrice britannica, Marshall ha voluto informare l’ex Mary Poppins della notizia del suo casting e pare sia andata decisamente bene: “Rob ha detto che si trovava negli Hamptons, l’ha vista e le ha detto, ‘È top secret, ma Emily Blunt interpreterà Mary Poppins’…e lei ha esclamato ‘Oh, magnifico!’. Mi sono sentita sul punto di piangere. È bellissimo avere la sua benedizione. Di sicuro mi ha risparmiato un bel po’ d’ansia”. Finita da poco l’esperienza de La ragazza del treno, il ruolo della stupefacente bambinaia sarà un’inevitabile banco di prova per la carriera della Blunt, pronta a portare sullo schermo una versione caratteristica della governante londinese: “L’anno scorso ho guardato il film originale e l’ho guardato per circa 20 minuti. Poi dopo ho pensato: ‘Non posso più guardarlo perché so che fondamentalmente dovrò fare una mia versione personale, e nessuno può fare Julie Andrews’. Non c’è nessuno che può fare ciò che ha fatto lei in quel ruolo. E non voglio essere una sorta di scadente imitazione di ciò che ha fatto. Così ho cercato di tuffarmi nei libri. E penso che siano meravigliosi perché lasciano una potente immaginazione personale e credo ti permettano di inventare una propria versione dei personaggi”.
Ambientato nella Londra degli anni ’30, Mary Poppins Returns si occuperà nuovamente delle vicende degli ormai adulti Michael e Jane Banks. Il primo vive ancora in Viale dei Ciliegi insieme ai tre figli e alla governante Ellen. Dopo un lutto subito da Michael, la sbalorditiva tata Mary Poppins ritornerà nella vita della famiglia Banks e, insieme all’ottimista lampionaio Jack, utilizzerà le sue abilità prodigiose per aiutare la famiglia a riscoprire la gioia e l’immaginazione che mancano nelle loro vite. Durante questo nuovo viaggio ai confini della fantasia, Mary Poppins presenterà ai bambini anche un vasto assortimento di personaggi stravaganti e singolari come la sua eccentrica cugina Topsy.
Ad affiancare la Blunt ci sarà un cast formato da importanti attori: Meryl Streep interpreterà Topsy, la cugina di Mary Poppins; Colin Firth sarà William Weatherall Wilkins, presidente della Fidelity Fiduciary Bank; Jane e Michael Banks saranno interpretati rispettivamente da Emily Mortimer (Shutter Island, Hugo Cabret) e Ben Shishaw (The Danish Girl, Heart of the Sea); Lin-Manuel Miranda (i musical Broadway In the Heights e Hamilton) vestirà i panni del lampionaio Jack e Dick Van Dyke (nel primo film lo spazzacamino Bert e Mr. Dawes Sr. – il direttore della banca dove lavora George Banks -) quelli di Mr. Dawes Jr. Prevista anche la partecipazione della signora in giallo Angela Lansbury, ma il suo ruolo non è stato ancora precisato. Il film sarà prodotto da John DeLuca (Chicago) e Marc Platt (La La Land) e sceneggiato da David Magee (Vita di Pi). Marc Shaiman e Scott Wittman (Hairspray) si occuperanno della colonna sonora, che conterrà nuove canzoni, come specificato dalla stessa Blunt (“Un poco di zucchero non esiste nella nostra versione; c’è tutta una nuova musica!”).
A dire il vero, Mary Poppins returns non è stato il primo tentativo di riportare sul grande schermo la fenomenale bambinaia: come raccontato da Brian Sibley, scrittore per adattamenti radio di romanzi, nacque una sincera amicizia tra lui e Pamela Travers agli inizi degli anni ‘80, durante la scrittura di un libro su Walt Disney. “Finché non è morta, Pamela è stata dipinta come un vecchio dragone, ma non è vero: andavo da lei per il te la domenica ed era di grande compagnia. Scrivere con lei si rivelò essere un’esperienza eccentrica ma questo perché rimaneva padronale su Mary Poppins. Ma perché non avrebbe dovuto esserlo? Era una sua creazione. Eppure Pamela, che era molto spirituale, avrebbe probabilmente detto che il personaggio le era stato donato”, racconta Sibley. Lo scrittore racconta di essere riuscito a convincere la Travers di concedere una possibilità alla Disney di realizzare un sequel del film del 1964: “La Disney era molto entusiasta di fare un sequel ma Pamela diceva sempre di no. Una domenica stavamo prendendo del tè quando mi disse che erano in contatto. Mi descrisse l’ultima idea e disse che stava per respingerla. Dissi che era un peccato che non ci sarebbe potuto essere un nuovo film – dopotutto molte persone avevano amato il personaggio di Mary Poppins.
Pamela affermò: ‘Oh, potrei accettare solo se potessi farlo a modo mio. Lavorerei con qualcuno di cui mi fido’. Poi fece una pausa. ‘Se fossi tu, caro, sarebbe diverso’. Così, dopo una lettera di Sibley a Roy Disney (il nipote di Walt, all’epoca direttore della Walt Disney Company), nacque un vero e proprio progetto basato su alcune parti del secondo libro della saga, Mary Poppins Comes Back, uscito nel 1964. Nonostante le difficoltà durante la stesura della sceneggiatura, durante la quale la Travers gli indicava rigidamente i tratti distintivi del suo personaggio e correggeva severamente le sue pagine di script, Sibley era convinto di poter riuscire a realizzare un film in linea con le idee di entrambi. I veri problemi si verificarono con il casting: “Erano passati più di vent’anni dal film originale, chi avrebbe potuto interpretare Mary? Julie Andrews non era più una ventenne e aveva percorso tanta strada dalla fase-My fair lady e Tutti insieme appassionatamente. La Disney provò un contatto ma non si arrivò a nulla”. Una delle poche certezze era l’assenza di Bert, interpretato da Van Dyke: “C’era, invece, il fratello di Bert, che aveva una funzione simile come amico di Mary e possibile corteggiatore”. I produttori indicarono come possibile co-protagonista Michael Jackson, che avrebbe potuto interpretare un gelataio in un parco della Londra edoardiana.
Contrariamente a ciò che pensano molti, secondo Sibley, Pamela Travers non odiava del tutto il primo film di Mary Poppins: nonostante il mancato invito da parte di Walt Disney alla premiere – alla quale la scrittrice presenziò comunque – e i rifiuti iniziali al cambiamento della sua opera, “sapeva che c’erano delle buone cose” all’interno del film. Durante una proiezione privata organizzata dallo scrittore inglese, la donna alternò giudizi negativi a commenti indubbiamente positivi, impaziente di scrivere una nuova sceneggiatura. Purtroppo, per molteplici problemi di produzione e di casting, il film di Sibley non fu mai realizzato.
A questo punto non resta che aspettare il ritorno della tata con l’ombrello volante, pronta ad attraversare l’affascinante cielo di una Londra incantata.