Mary Poppins non è più un film adatto a tutti. In Gran Bretagna, la celebre pellicola Disney ha subito un cambio di classificazione e d’ora in poi potrà essere visto dai bambini solo in presenza di un adulto. Tutta colpa di una parolina pronunciata da un personaggio divenuta improponibile al giorno d’oggi.
Mary Poppins: un mito inossidabile?
Alzi la mano la donna che almeno una volta non si sia sentita come Mary Poppins intenta a cercare qualcosa nella sua borsa da passeggio; che non abbia mai canticchiato: “Basta un poco di zucchero e la pillola va giù” per ottenere un risultato; che non si sia appisolata durante uno dei viaggi in compagnia di Bert raccontati nel film. La sua aria quasi (ma molto poco quasi) perfetta ci ha talvolta messo in imbarazzo e il suo aspetto impeccabile a ogni ora ha scatenato tutta la nostra indignazione. Alla fine, però, l’abbiamo amata: ha portato allegria e armonia familiare, ha portato la felicità a una famiglia che forse non l’aveva mai conosciuta.
Mai avremmo immaginato che anche il film che racconta la sua storia sarebbe stato travolto dall’ondata revisionista che sta interessando da un po’ tutto il mondo dell’audiovisivo.
L’ammiraglio Boom e gli ottentotti
A dirla tutta la colpa non è sua (compita com’è ci mancherebbe!) ma di uno degli strambi personaggi della storia: l’ammiraglio Boom. L’anzianissimo e svampito veterano della Marina, convinto di guidare ancora una nave, vedendo arrivare Mary Poppins in compagnia di Bert vestito da spazzacamino, accosta quest’ultimo a un ottentotto. Non contento ribadisce il concetto una seconda volta.
Chi erano gli ottentotti? Erano gli uomini Khoikhoi, abbreviato Khoi, appartenenti a un gruppo etnico dell’Africa sudoccidentale. Alcuni elementi della loro cultura li rendeva vicini ai San, detti anche Boscimani. I Khoi furono ribattezzati ottentotti dagli olandesi che colonizzarono i loro territori. Nel dialetto olandese che nacque in quei luoghi, ottentotto voleva dire balbuziente.
Si capisce come aver dato dell’ottentotto a un uomo solo perché sporco di fuliggine in viso non sia stata la cosa più carina da fare, anzi sia stato altamente discriminatorio ma tant’è. Il film è ambientato nel 1910, in piena epoca coloniale e un’espressione del genere, seppur indigesta, è perfettamente contestualizzata.
Mary Poppins non è un film per tutti
Totalmente inaccettabile, invece, per i tempi di oggi e vivaddio. Come gestire allora un cambio culturale così rimarcato? Il British Board of Film Classification (Bbfc) ha ritenuto che la presenza della parola vada oltre le loro linee guida e ha deciso di cambiare classificazione del film 60 anni dopo la sua uscita. Da “U”, vale a dire Universale quindi per tutti, a “PG”, cioè Parental Guide. In parole semplici, il film potrà essere visto da bambini minori di 12 anni solo se in compagnia di un adulto.
L’intento è, quindi, che la presenza di un adulto aiuti un bambino a comprendere come cambiano i tempi e a educarlo a una maggiore sensibilità. Siamo sicuri che l’adorata Mary Poppins apprezzerà la possibilità di essere conosciuta e amata anche dai bambini di oggi. Noi continueremo a ravanare nelle nostre borse.
In copertina foto di Andreas H. da Pixabay