DALLAS–(BUSINESS WIRE)–In concomitanza alle sessioni della Commissione sullo Status delle donne (CSW67), l’Unione internazionale delle telecomunicazioni (ITU), con il sostegno di Mary Kay Global, ha annunciato le dieci imprese vincitrici della Sfida all’innovazione digitale dell’Acceleratore per l’imprenditoria femminile (WEA) nel corso di un evento con una forte presenza di pubblico, organizzato presso la sede centrale di MetLife a New York, a cui hanno partecipato rappresentanti delle Nazioni Unite, del settore privato, investitori e organizzazioni della società civile. Tre startup, Tiny Totos, Gwiji for Women e Health Innovation Exchange (HIEx), hanno ottenuto un riconoscimento speciale per le innovazioni nelle pratiche ottimali.
Lanciata nel mese di dicembre 2022 presso la sede mondiale dell’ITU a Ginevra, la Sfida all’innovazione digitale del WEA ha richiamato 250 candidature da imprese di 54 paesi, a capitale femminile oppure con almeno una donna tra i fondatori. Ciascuna impresa ha illustrato come la sua soluzione digitale unica abbia il potenziale di rafforzare l’imprenditoria digitale a sostegno degli Obiettivi di sviluppo sostenibile. La Sfida ha rivelato come si presenta un ecosistema emergente di imprese digitali innovatrici con livelli notevoli di creatività e ingegnosità.
L’obiettivo della Sfida, un’iniziativa dell’Acceleratore dell’imprenditoria femminile1 (WEA), in collaborazione con Mary Kay e condotto dall’ITU in cooperazione con l’Alleanza per l’innovazione e l’imprenditoria digitale, consiste nel creare un contesto favorevole per le imprenditrici affrontando gli ostacoli a cui queste ultime devono far fronte, tra cui il gap digitale tra i generi, completando il tema della CSW67 di quest’anno: l’innovazione e la tecnologia da un punto di vista incentrato sul genere.
Le soluzioni digitali presentate andavano da un’app didattica creata nelle Filippine, che favorisce lo sviluppo del linguaggio e delle capacità di parlare nei bambini, a un sistema software sviluppato in Uruguay per la tracciabilità degli scarti aziendali, fino a un sistema digitale creato in Kenya che risponde alle esigenze familiari delle madri a basso reddito e a un programma di mentoring professionale online per donne in Kazakistan.
I criteri per la selezione delle dieci imprese vincitrici erano:
– La fattibilità e scalabilità della soluzione tecnologica;
– Il grado di innovazione digitale mostrato;
– Il potenziale della soluzione in termini di impatto sulla vita, di promozione dei vantaggi socioeconomici e di contributo per lo sviluppo sostenibile.
Le dieci imprese vincitrici sono state invitate a presentare dal vivo, in due minuti, le loro soluzioni alla presenza di una giuria di esperti formata da di investitori e rappresentanti intersettoriali, ciascuno dei quali ha fornito prospettive uniche in base ai criteri precedenti. Nei prossimi mesi le vincitrici accederanno al “Programma di accelerazione della Sfida per l’innovazione digitale”, nel corso del quale riceveranno formazione per il consolidamento delle proprie crescita e seguiranno un corso virtuale di formazione per il perfezionamento dei business plan, oltre a tutoring speciale e l’accesso a una rete di attori del cambiamento. Successivamente, nei prossimi mesi dell’anno, le imprese vincitrici parteciperanno al prestigioso Forum globale per l’innovazione dell’ITU ed entreranno a far parte di una comunità per esplorare in modo pratico i modi con cui colmare il divario dell’innovazione digitale e affrontare problemi globali.
I membri della giuria erano:
Dan Seymour, direttore delle partnership strategiche di ONU Donne
Deborah Gibbins, direttore operativo di Mary Kay Global
Harry O’Mealia, CEO e presidente del 1919 Investor Council
Julia Pimsleur, fondatrice della Million Dollar Women Network
Selin Oz, SME Banking Entrepreneurship Banking, responsabile senior, Garanti BBVA
Tess Mateo, investitrice per l’impatto ESG sulla sostenibilità, delegata di W20 per gli Stati Uniti al G20
Ursula Wynhoven, rappresentante alle Nazioni Unite, a New York, dell’Unione internazionale per le telecomunicazioni
Si è classificata al primo posto Tiny Totos, impresa sociale keniana impegnata nel garantire assistenza di qualità per l’infanzia. Offrendo formazione, accesso al capitale, una rete e una piattaforma tecnologica, aiuta a predisporre strutture di cura dei bambini in grado di operare con successo e, a sua volta, aumenta la disponibilità e la qualità dei servizi assistenziali per l’infanzia nel paese. Anche Health Innovation Exchange (HIEx) e Gwiji for Women, le due imprese a pari merito al secondo posto, affrontano problemi sociali importantissimi. HIEx identifica le sfide per i sistemi sanitari e mette gli innovatori a contatto con gli operatori di ecosistemi sanitari chiave, principalmente in Africa e in Asia, per creare soluzioni in grado di migliorare l’accesso a un’assistenza sanitaria di qualità. Gwiji for Women è una startup tecnica che affronta le barriere alla partecipazione al mercato del lavoro da parte delle donne a basso reddito in Kenya identificando, valutando e responsabilizzando donne di condizioni socioeconomiche meno favorevoli, come le addette alle pulizia che lavorano saltuariamente, per valorizzarne le capacità e metterle a contatto di potenziali clienti tramite un’app.
La Sfida all’innovazione digitale del WEA si è svolta nel quadro di un contesto economico in rapida evoluzione, caratterizzato dalla diffusione delle tecnologie digitali e dalla crescita di un’economia digitale. Riconoscendo il potenziale dell’accelerazione digitale nel perpetuare le disuguaglianze, la Sfida è stata l’occasione per discutere della digitalizzazione in quanto ostacolo alle condizioni economiche femminili.
Lo sapevate?
I tre ostacoli principali per le imprenditrici digitali che puntano a immettere sul mercato i loro prodotti e servizi sono:
– La mancanza di capitali e investimenti per far crescere le loro imprese;2
– L’accesso limitato alla connettività e alle tecnologie IT e per le comunicazioni (ICT);
– L’opportunità di acquisire le competenze essenziali necessarie per competere nell’economia digitale.3
Osservando come le soluzioni presentate nel corso della Sfida stiano innegabilmente migliorando il mondo, il Dott. Cosmas Zavazava, direttore dell’Ufficio per lo sviluppo delle telecomunicazioni presso l’ITU, ha sottolineato la centralità e l’importanza cruciale dell’innovazione digitale nel contesto attuale, aggiungendo che “innovazioni improntate all’inclusività e alla parità di genere ci aiuteranno a orientarci in un nuovo mondo digitale sempre più volatile, incerto, complesso e ambiguo”. Per affrontare il gap tra i generi, che limita gli ecosistemi dell’innovazione e, in ultima istanza, danneggia economie e società, il Dott. Zavazava ha sollecitato un impegno maggiore per colmare questo divario, “per aiutare a proteggersi dalle crisi socioeconomiche come quelle che abbiamo vissuto”.
È intervenuta all’evento anche Deborah Gibbins, direttore operativo di Mary Kay, che ha lanciato un appello all’azione immediata “per invertire l’attuale tendenza delle innovazioni rispetto al divario tra i generi e colmare il gap tra i generi nel mondo digitale per quanto riguarda l’accesso alle tecnologie e la formazione e le capacità digitali”. Data l’entità del problema, ha invitato “un maggior numero di partner intersettoriali a unire le forze per creare le condizioni che permettano alle imprenditrici di innovare, competere e avere successo”.
Tra i sette membri della giuria, Tess Mateo, investitrice per l’impatto ESG sulla sostenibilità e delegata di W20 per gli Stati Uniti al G20 , ha encomiato la Sfida per il consolidamento dell’ecosistema dell’innovazione digitale per le imprese al femminile, osservando che “Questa Sfida all’innovazione digitale, che ha attirato oltre 200 candidature da 54 paesi, dimostra quanto sia cruciale l’innovazione basata sull’imprenditorialità per la crescita economica e l’inclusione digitale. Sono onorata di avere fatto parte della giuria e di avere potuto assistere alle 10 presentazioni vincenti, ciascuna con una soluzione digitale unica finalizzata a un ecosistema più inclusivo sotto il profilo del genere. È indubbio che, rafforzando società ed economie, queste soluzioni stanno migliorando il mondo. Abbiamo bisogno di più Sfide come questa per riunire donne all’avanguardia e innovazioni al femminile e creare così le condizioni che permettano alle imprenditrici di innovare e competere nell’economia digitale globale”.
Le tre startup che hanno ricevuto un riconoscimento speciale hanno illustrato l’importanza della Sfida come piattaforma chiave per presentare le rispettive innovazioni digitali.
“Tiny Totos è un’impresa sociale keniana che risolve la crisi dell’assistenza per l’infanzia in Africa trasformando baby sitter occasionali in imprenditrici nel settore che realizzano profitti. Il riconoscimento e la piattaforma forniti dalla Sfida all’innovazione digitale del WEA ci offrono un supporto prezioso per il nostro modello di business ai massimi livelli della pratica comunitaria mondiale. Come fondatrici, l’appartenenza a una comunità imprenditoriale digitale che condivide le nostre stesse idee alimenta la nostra creatività e la volontà di trasformare il settore non strutturato dell’assistenza per l’infanzia in Africa, permettendo una crescita esponenziale della nostra rete di imprenditrici precedentemente a basso reddito e aiutando le donne che lavorano a uscire dalla povertà”.
Emma Caddy, CEO e fondatrice di Tiny Totos
“La Sfida all’innovazione digitale del WEA è una piattaforma straordinaria per presentare il nostro lavoro verso l’autonomia delle donne e aiutare le imprenditrici ad ampliare competenze e opportunità di networking. Questo è particolarmente necessario nel settore sanitario, perché a tutt’oggi 1 persona su 2, ossia la metà del mondo, non ha accesso all’assistenza sanitaria essenziale e meno del 2% dei finanziamenti internazionali di venture capital è rivolto alle donne, nonostante le prove che dimostra come le loro imprese realizzino rendimenti più elevati. Le startup al femminile, o con capitale detenuto da donne, devono far fronte a numerosi ostacoli verso il successo, come l’accesso limitato ai finanziamenti, le opportunità di networking, pregiudizi sessisti e problemi di equilibrio tra la vita professionale e quella extralavorativa. Tuttavia, la crescita dell’imprenditoria digitale presenta reali opportunità di superamento di queste barriere per le donne innovatrici: l’accesso ai mercati globali, le reti di supporto e la sensibilizzazione e il riconoscimento crescenti”.
Paula Navajas, direttore operativo (COO) di Health Innovation and Investment Exchange (HIEx)
“La Sfida all’innovazione digitale del WEA dà alle imprese al femminile una voce in un contesto dominato dagli uomini. Con un approccio pratico, il programma è creato su misura per rispondere alle esigenze di imprese emergenti che rispondono ai problemi più pressanti della società. A ogni seduta aumenta la fiducia nelle mie capacità, in quanto imprenditrice e in quanto donna”.
Elizabeth Mwangi, fondatrice e direttore di Gwiji for Women
Una registrazione della Sfida all’innovazione digitale del WEA è disponibile qui.
Profilo di Mary Kay
Tra le prime a infrangere le barriere a favore delle pari opportunità, Mary Kay Ash ha creato la sua azienda di prodotti di bellezza nel 1963 con un obiettivo: arricchire la vita delle donne. Questo sogno si è trasformato in un’impresa multimiliardaria, con una forza lavoro che conta milioni di collaboratori e collaboratrici che operano autonomamente in oltre 35 paesi. Mary Kay si impegna per sviluppare l’imprenditorialità e per aiutare a valorizzare la capacità al femminile attraverso programmi di formazione e tutoring, supporto, networking e innovazione. Mary Kay investe con passione nella scienza che si cela dietro la bellezza, realizzando prodotti per la cura della pelle, cosmetici pigmentati, integratori alimentari e fragranze all’avanguardia. Mary Kay crede che arricchire oggi la vita garantisca un domani sostenibile, stringendo accordi con aziende e organizzazioni di tutto il mondo attente alla promozione dell’eccellenza negli affari, al sostegno alla ricerca sul cancro, alla promozione dell’uguaglianza di genere, alla tutela delle donne sopravvissute ad abusi domestici, all’abbellimento delle comunità in cui opera e all’incoraggiamento dei bambini a perseguire i propri sogni. Per ulteriori informazioni visitare il sito marykayglobal.com, seguire l’azienda su Facebook, Instagram e LinkedIn oppure su Twitter.
Informazioni sull’ITU
L’Unione internazionale delle telecomunicazioni (ITU) è l’agenzia delle Nazioni Unite specializzata nel settore delle tecnologie informatiche e delle comunicazioni (ICT) che promuove l’innovazione insieme a 193 stati membri e oltre 900 aderenti: aziende, università e organizzazioni regionali e internazionali. Fondata oltre 150 anni fa, nel 1865, l’ITU è l’organismo intergovernativo responsabile per la coordinazione dell’uso globale condiviso dello spettro radio, promuovendo la cooperazione internazionale nell’assegnazione delle orbite satellitari, migliorando l’infrastruttura delle comunicazioni nel mondo in via di sviluppo e stabilendo gli standard internazionali che favoriscono l’interconnessione fluida di un’ampia gamma di sistemi di comunicazione. L’ITU opera per connettere il mondo, dalle reti a banda larga alle tecnologie wireless all’avanguardia, alla navigazione aeronautica e marittima, alla radioastronomia, al monitoraggio terrestre oceanografico e satellitare, nonché alla convergenza di telefonia fissa-mobile, Internet e tecnologie di trasmissione. Per ulteriori informazioni visitare il sito www.itu.int.
1 Creato da Mary Kay e lanciato nel 2019, l’Acceleratore per l’imprenditoria femminile (WEA) è un’iniziativa di multipartenariato sull’imprenditoria femminile intrapresa in collaborazione con sei agenzie delle Nazioni Unite: l’Unione internazionale delle telecomunicazioni (ITU), l’ Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), il Centro per il Commercio Internazionale (ITC), il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (UNDP), il Global Compact delle Nazioni Unite (UNGC) e ONU Donne.
2 La ricerca suggerisce che le imprenditrici devono far fronte a un deficit di finanziamento di 1,5 trilioni di dollari USA. https://www.ifc.org/wps/wcm/connect/03522e90-a13d-4a02-87cd-9ee9a297b311/121264-WP-PUBLIC-MSMEReportFINAL.pdf?MOD=AJPERES&CVID=m5SwAQA
3 Sui 2,9 miliardi di persone ancora offline, la maggioranza è formata da donne e ragazze che hanno meno probabilità di usare un telefono, di accedere a Internet o di avere le competenze necessarie per sfruttare la tecnologia digitale. https://www.gsma.com/r/wp-content/uploads/2022/06/The-Mobile-Gender-Gap-Report-2022.pdf?utm_source=website&utm_medium=download-button&utm_campaign=gender-gap-2022
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