A quindici anni dalla prima edizione, l’evento definito dalla stampa la Woodstock italiana della Musica e delle Arti, torna a Roma per una tre giorni all’insegna di performance multidisciplinari e ospiti internazionali.
Musica, teatro, danza e circo contemporaneo, esposizioni di pittura e fotografia, artigianato artistico, graficart, live painting e street-art, proiezioni, installazioni, reading e video-arte si contamineranno perdare vita a un’unica performance nelle sale del Planet Live Club, sede storica del festival dai tempi in cui era ancora Alpheus (in via del Commercio 36).
Il festival è realizzato con il contributo di Regione Lazio – Assessorato alle Politiche Culturali e di Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale, in collaborazione con la Siae ed è inserito nell’edizione 2016 dei Festival di particolare interesse per la vita culturale della Città: “Roma, una Cultura Capitale”.
“Dopo trentasei anni di attesa il Lazio ha finalmente una nuova legge sullo spettacolo dal vivo, vale a dire un sostegno concreto ai talenti creativi del nostro territorio in tutte le sue forme: festival e rassegne, ensemble e circuiti, educazione e formazione. Segno che con la cultura si può crescere e non è semplicemente uno slogan – ha dichiarato Lidia Ravera, Assessore alla Cultura e politiche giovanili della Regione Lazio – Con questa legge diamo pieno riconoscimento a realtà che progettano nel nostro territorio e si confrontano con pubblici diversi, come il format multidisciplinare di MArteLive, un apripista del settore a Roma e nel Lazio“.
L’evento è stato concepito e pensato, sin dalla prima edizione, come uno spettacolo totale in cui tutte le arti e gli attori che le rappresentano, entrano in una sinergia empatica che li tiene uniti anche se fisicamente e logisticamente distanti.
Nell’idea originaria di Peppe Casa, ideatore e direttore artistico del format, l’intento era quello di tessere un filo immaginario per unire armonicamente le singole performance. A distanza di quindici anni il filo continua a rimanere teso.
“La differenza di questo format, che è anche la sua forza, è la capacità ad ogni evento di riproporre qualcosa di diverso che incuriosisca il pubblico, offrendo un’esperienza sensoriale unica. La multidisciplinarietà dello spettacolo che presentiamo è estremamente difficile da mettere in pratica, forse il vero successo sta nell’equilibrio tra le arti che si viene a creare; e l’esclusività è riuscire a farlo ogni volta in modo nuovo e sorprendente“.
Ibridazione è la parola chiave di un evento in cui la musica si dipinge, la pittura si suona, la danza si disegna, il circo si recita. MArteLive è il girotondo delle muse, lo scambio tra un linguaggio estetico e l’altro: tutte le sezioni artistiche sono sapientemente amalgamate tra di loro in un gioco di forze artistiche ed equilibri sinestetici che, serata dopo serata, sala dopo sala, creano emozioni irripetibili nella loro essenza.