Marte è geologicamente più complesso di quanto si pensasse. Molto più simile alla Terra che alla Luna, da questo punto di vista. Lo dimostra la natura eterogenea del suo mantello. Ad affermarlo uno studio di un team internazionale di geologi, coordinato da ricercatori della Louisiana State University e pubblicato su Scientific Reports, una delle riviste del gruppo Nature.
Gli studiosi si sono concentrati, in particolare, sulla regione vulcanica denominata Elysium, analizzando i cambiamenti geochimici delle lave nel tempo. Si tratta di un gigantesco complesso vulcanico, secondo in larghezza solo dopo il monte Olimpo. Svetta a un’altezza pari a circa due volte quella dell’Everest. Gli scienziati si sono basati su immagini scattate dalla Mars Orbiter Camera (MOC) a bordo del Mars Global Surveyor, (MGS), e dalle missioni Mars Odyssey Orbiter, del 2001, e Mars Reconnaissance Orbiter, del 2006.
Secondo gli autori, una delle stranezze del complesso Elysium è che possiede lave relativamente giovani, se si pensa che Marte è considerato un pianeta piuttosto silente dal punto di vista geologico. La regione è, inoltre, povera di elementi radioattivi come il torio e il potassio, a differenza di altre aree vulcaniche del Pianeta rosso. Una delle possibili spiegazioni è che ghiacciai localizzati nella regione ne abbiano in passato modificato la chimica. Un’altra è proprio la presenza di attività eruttiva sul pianeta durata miliardi di anni. Un’attività che, sostengono gli autori, avrebbe nel tempo modificato la chimica del mantello.
“La maggior parte dei sistemi vulcanici che osserviamo su Marte è vecchia di circa 3-4 miliardi di anni – afferma David Susko, che coordina il team di ricerca -. Le lave di Elysium, invece, hanno 3-4 milioni di anni, un’età che in termini geologici corrisponde a ieri. Ipoteticamente – aggiunge lo scienziato -, Elysium potrebbe ancora eruttare. Non possiamo, quindi, escludere la presenza di attività vulcanica su Marte. E questa – continua Susko – è una prospettiva molto entusiasmante”.
Secondo i geologi, questi studi sulla regione di Elysium possono fornire preziose informazioni su come si è evoluto nel tempo il mantello dal punto di vista geochimico, con preziose ricadute sulle future missioni marziane.